PADOVA - «Siamo come una Ferrari con poco carburante. L’organizzazione c’è ed è pronta a scattare, ma non ci sono abbastanza vaccini. Per ora andiamo avanti con le prestazioni di una 500». Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss, usa un esempio che calza a pennello visto che il principale centro vaccinale sarà proprio un padiglione che di solito ospita il Salone dell’auto.
LE SEDI
I lavori sono stati ultimati in tutte le sedi, riscaldate e dotate di ampi parcheggi. La Fiera di Padova lavorerà a pieno ritmo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18. Saranno attivi poi l’ex ospedale di Monselice (lunedì e mercoledì), il chiostro degli Zoccoli di Este (martedì e giovedì) e i palasport di Piove di Sacco (mercoledì), Cittadella (lunedì e mercoledì) e Loreggia (martedì e giovedì).
La Fiera conta su 10 linee (punti-vaccino), le altre sedi su 5. Complessivamente saranno impegnate ogni giorno 50 persone tra medici e infermieri del Dipartimento di Prevenzione e volontari della Croce Rossa (per accettazione e sorveglianza). La vaccinazione degli anziani che quest’anno compiono 80 anni è spalmata su due settimane: le lettere per le convocazioni della prossima settimana sono già state consegnate ai destinatari. Quelle per la settimana che inizia il 22 febbraio sono in arrivo in questi giorni. Riportano sede, data e ora dell’appuntamento. Tre giorni prima della vaccinazione l’Ulss invia anche un sms di promemoria usando il numero di telefono già inserito nella banca dati aziendale.
L’ADESIONE
Il vaccino utilizzato sarà quello Pfizer e le dosi sono già assicurate. In una delle ultime riunioni interne l’Ulss ha stimato che potrebbe presentarsi l’80% degli ottantenni chiamati. Un calcolo (al rialzo) basato sull’adesione alla campagna antinfluenzale. Le incognite però non mancano, a partire dal trasporto nelle sedi vaccinali: non tutti gli ottantenni hanno un accompagnatore e sono pochi i Comuni che hanno predisposti appositi servizi di trasporto. Ogni anziano potrà essere accompagnato da una sola persona (alla quale non spetterà il vaccino). L’Ulss ricorda che «non necessario portare il libretto delle vaccinazioni, ma documentazione medica recente e i farmaci assunti». È stato predisposto anche un massiccio piano-sicurezza: ogni sera i vaccini verranno portati via in un luogo blindato e ci sarà comunque un servizio di vigilanza privata a sorvegliare sulle sei sedi.
LE CATEGORIE
Dal 22 febbraio scatterà la campagna per la classe 1940, dall’8 marzo toccherà ai nati nel 1939 e la settimana successiva alla corte del 1938. Dal 22 febbraio è prevista la vaccinazione per i malati oncologici (nei reparti di Oncologia). Per i lavoratori essenziali (come insegnanti e forze dell’ordine) la data di partenza dovrebbe essere sempre quella del 22 febbraio. Per i soggetti ad alto rischio (come i trapiantati) si parte il 15 marzo.
Non ci sono ancora date certe sulla vaccinazione per i cittadini sotto gli 80 anni. Si partirà dalla classe 1942 e poi si proseguirà scendendo di età, ma il calendario dipenderà dalle scorte del vaccino in arrivo. L’Ulss intende coinvolgere per questa fase anche medici di famiglia e guardie mediche: che sia una Ferrari o che sia una 500, per far funzionare al meglio la macchina c’è bisogno di tutti.