Maionese fatta in casa: famiglia
in ospedale per salmonella

Lunedì 29 Agosto 2016 di Elena Ferrarese
Maionese fatta in casa: famiglia in ospedale per salmonella
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BASSANO DEL GRAPPA - Una semplice maionese fatta in casa, pensiero premuroso di un padre, si trasforma in una dolorosa disavventura. É successo la settimana scorsa ad un’intera famiglia di Bassano: padre (un vigile urbano del Cittadellese di 44 anni), due figli (una bambina di 10 anni e un bombo di 18 mesi) e nonna di 65 anni. 

Il padre, intenzionato a preparare un piatto fresco per la famiglia in una giornata di particolare calura, mentre la compagna era al lavoro, ha preparato una maionese fatta in casa a base di uova, comprate al supermercato, olio e limone. Quella stessa notte del pranzo si sono sentiti tutti male, a parte la compagna che non aveva mangiato a casa, e si sono rivolti al pronto soccorso del San Bassiano, dove sono stati ricoverati per sei giorni per sospetto caso di salmonella e epatite D. Ad oggi sono tornati tutti a casa, eccetto la figlia, ricoverata a Padova perché la sua situazione è stata ritenuta più complessa, ma che sembrerebbe in fase di miglioramento. A tutta la famiglia è stato comunque chiesto di rimanere nella propria abitazione almeno fino a domenica. 

«La comunicazione al nostro Dipartimento di Prevenzione - spiega il dottore Antonio Stano, responsabile del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asl di Bassano - obbligatoria in questi casi, è arrivata venerdì e abbiamo avviato l’indagine epidemiologica. Ci vorrà del tempo ancora per stabilire la causa certa della trasmissione della salmonella. La maionese di origine industriale in genere non presenta rischi, ma se fatta in casa (e questa è la nostra ipotesi), allora sì. Responsabili sono spesso le uova, soprattutto non d’allevamento, consumate crude, o conservate male, o troppo invecchiate. Non si tratta di casi gravi generalmente, ma di tossinfezioni con decorso impegnativo, con febbre alta, diarrea e vomito, risolvibili ma in 4-5 giorni. Alla famiglia è stato chiesto di restare ancora qualche giorno in isolamento per precauzione, visto che il batterio si elimina con le feci, per evitare contaminazioni».
Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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