PADOVA - Volo cancellato, risarcimento negato. Ora una famiglia padovana chiede i danni alla British Airways, la compagnia aerea con cui avrebbero dovuto volare lo scorso 14 agosto da New York a Venezia.
A raccontare la vicenda sono i legali dello Studio 3A. «In mattinata i turisti padovani hanno provato a confermare i posti per il volo di ritorno, previsto in partenza alle 22, ma il sito si è bloccato. Insospettiti, hanno provato a cercare il volo facendo l'amara scoperta: era stato cancellato. A quel punto hanno chiamato la compagnia, che invece confermava la regolarità del volo. Invece c'era la cancellazione, della quale i viaggiatori non erano stati minimamente avvisati. Dopo lunghe attese per un volo alternativo, dalla compagnia britannica hanno dirottato la richiesta su American Airlines, la quale, senza supplementi, ha prenotato il rientro per il giorno successivo, sul primo volo disponibile dall'aeroporto La Guardia di New York». Il risultato è che la famiglia padovana ha dovuto trattenersi un giorno in più negli Stati Uniti, con tutti i disagi.
«I maggiori costi sostenuti superano i 400 euro, a cui andrebbero aggiunti i 600 euro di penale per passeggero previsti dalla normativa europea in caso di soppressione di voli superiori ai 1.500 km senza preavviso. Ora partirà una segnalazione all'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. E se British continuerà con questo incomprensibile atteggiamento di chiusura, tanto più per un vettore delle sua portata, i danneggiati sono decisi anche ad andare per le vie legali».
Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 09:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA A raccontare la vicenda sono i legali dello Studio 3A. «In mattinata i turisti padovani hanno provato a confermare i posti per il volo di ritorno, previsto in partenza alle 22, ma il sito si è bloccato. Insospettiti, hanno provato a cercare il volo facendo l'amara scoperta: era stato cancellato. A quel punto hanno chiamato la compagnia, che invece confermava la regolarità del volo. Invece c'era la cancellazione, della quale i viaggiatori non erano stati minimamente avvisati. Dopo lunghe attese per un volo alternativo, dalla compagnia britannica hanno dirottato la richiesta su American Airlines, la quale, senza supplementi, ha prenotato il rientro per il giorno successivo, sul primo volo disponibile dall'aeroporto La Guardia di New York». Il risultato è che la famiglia padovana ha dovuto trattenersi un giorno in più negli Stati Uniti, con tutti i disagi.
«I maggiori costi sostenuti superano i 400 euro, a cui andrebbero aggiunti i 600 euro di penale per passeggero previsti dalla normativa europea in caso di soppressione di voli superiori ai 1.500 km senza preavviso. Ora partirà una segnalazione all'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. E se British continuerà con questo incomprensibile atteggiamento di chiusura, tanto più per un vettore delle sua portata, i danneggiati sono decisi anche ad andare per le vie legali».
