PADOVA/TREVISO - Le acquistavano in rete su siti portoghesi e poi le usavano per doparsi. Trecento perquisizioni coordinate dalla Procura di Padova con i Nas di Treviso hanno portato a 150 indagati tra atleti dilettanti titolari di palestre e società sportive in quello che è un traffico internazionale di sostanze dopanti. Quindici le palestre venete coinvolte, ma l'evento riguarda tutto il suolo nazionale. Due gli arresti tra Ancona e Torino, sequestrate 400 fiale complessive di nandrolone, 1500 spedizioni di queste sostanze documentate a 300 persone sul territorio italiano e 900 chili di farmaci per un valore vicino al milione di euro. Il costo di una fiala poteva salire fino a 1000 euro. C'è allarme per la pericolosità delle sostanze, in quanto si tratta di prodotti elaborati in strutture ignotr con componenti non ad uso umano, ma veterinario o in fase di sperimentazione. Tra gli atleti coinvolti anche due di Codroipo e Tarcento.
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