Telefonata disperata al fratello: «Aiutatemi sto male» e la trova morta

Domenica 9 Luglio 2017
Valentina Boraso e gli "angeli" di cui faceva parte
PADOVA - La donna non aveva avuto alcun sintomo particolare durante la giornata, che si era svolta tranquillamente e in maniera spensierata, impegnata nei preparativi per le ferie. Ieri, infatti, Valentina sarebbe dovuta partire per le tanto desiderate ferie, tra sole e relax.
La 40enne viveva da sola, lavorava come segretaria in uno studio notarile di Padova e da sei anni era attiva nell'Alliance of guardian angels, un'associazione che si occupa di aiutare gli ultimi, specialmente i ragazzi, cercando di impedire loro di imboccare la strada della criminalità. Il suo nome da angelo era Enir e anche ieri, prima di partire, si era sentita con la presidente del gruppo Patrizia Peruzzo, che in lacrime, sopraffatta dal dolore, racconta quell'ultima conversazione con il suo responsabile operativo: «Doveva andare in vacanza e ci eravamo sentite prima della partenza. In strada nascono rapporti simbiotici che si portano avanti anche nel privato. È stata una conversazione normale, come tante altre, per questo oggi è crollato a tutti il mondo addosso».
Quella di Valentina, come ha spiegato la mamma Annamaria alle persone più care, è una morte naturale, anche se ci saranno dei veloci accertamenti da fare per capire quali sono state le cause di questo malore improvviso. Forse un attacco di iper o ipoglicemia, forse altro, ma sempre collegato al diabete, una patologia con cui conviveva da tanto tempo.

 
Ultimo aggiornamento: 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci