Usava un telecomando "magico" per svuotare le auto parcheggiate

Lunedì 3 Febbraio 2020
Usava un telecomando "magico" per svuotare le auto parcheggiate
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PADOVA - Nessun finestrino in frantumi, nessuna portiera forzata. Bastava un piccolo telecomando magico al ladro che da qualche tempo riusciva a fare razzia nelle auto parcheggiate all'interno del park di piazza Insurrezione. Erano alcuni giorni che gli automobilisti che avevano lasciato lì in sosta la loro macchina al ritorno trovavano la brutta sorpresa di essere stati depredati dal topo d'auto. Furti che oltretutto lasciavano sbigottiti sia le vittime che il personale dell'Aps che gestisce la struttura: siamo in pieno centro, in un'area relativamente piccola con un bel passaggio di gente e, oltretutto, videosorvegliata. Com'era possibile che qualcuno riuscisse a forzare le portiere senza che venisse visto o sentito?

LA TATTICA
La risposta è abbastanza semplice: il ladro non forzava le portiere. Né, tanto meno, infrangeva - facendo ancor più rumore - i finestrini: gli bastava utilizzare un dispositivo in grado di inibire la trasmissione delle radio frequenze utilizzate dalle chiavi delle auto per consentirne la chiusura. In pratica il malvivente si appostava nei dintorni  quando un automobilista parcheggiava, metteva in azione il telecomando magico e così impediva al proprietario della vettura di chiuderla a chiave. Lui poteva pigiare quanto voleva il pulsantino sulle chiavi della macchina, ma queste non trasmettevano alcun segnale. E il gesto, di solito, è così automatico che gli automobilisti non si rendevano conto che la vettura restava aperta e quindi alla mercé del ladro, che poi, con molta nonchalance si avvicinava all'auto, l'apriva come se fosse il proprietario, prendeva tutto quello che trovava di valore e quindi se ne andava con la stessa naturalezza con cui era arrivato. A incastrare M.M., algerino, che ora è indagato per furto aggravato, sono stati proprio i dipendenti Aps che si sono trasformati in 007. 

LA STRATEGIA
Ma come ha fatto Aps ad individuare il ladro? Tutto sarebbe partito dalla segnalazione di una dipendente che ha pizzicato in flagranza l'algerino mentre tentava di mettere a segno uno dei suoi furti in piazza Insurrezione. «Una nostra collaboratrice, mercoledì scorso aveva assistito a un tentativo di furto, non andato a termine perché il ladro era fuggito hanno spiegato ieri dall'azienda - Aveva però memorizzato il volto del malfattore. Sabato lo ha riconosciuto mentre si aggirava nel parcheggio e ha subito chiamato la nostra sede. Un nostro operatore ha poi chiamato la polizia che è intervenuta».

Sul posto sono arrivate le Volanti della questura che alla fine hanno portato l'algerino negli uffici per l'identificazione e poi l'hanno indagato a piede libero. Per quel che riguarda i furti, però, Aps holding non è tenuta a rispondere. «La società si legge nel regolamento delle aree di sosta a pagamento - mette a disposizione solo ed esclusivamente un posto per parcheggiare l'auto senza alcun obbligo o dovere di custodia della vettura stessa e di quanto in essa contenuto». 

Marina Lucchin
Alberto Rodighiero
Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 09:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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