Scandalo tangenti e permessi di soggiorno: in città 400 cinesi clandestini

Mercoledì 27 Settembre 2017 di Marco Aldighieri
Scandalo tangenti e permessi di soggiorno: in città 400 cinesi clandestini
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PADOVA - Lo scandalo dei permessi di soggiorno ottenuti in cambio di tangenti, ieri mattina, è finito davanti al Gup Tecla Cesaro. I primi due arrestati, l'ex assistente della polizia con funzioni di collaboratore tecnico Pierangelo Capuzzo di 44 anni e il broker assicurativo il cinese Xinmiao Chen di 27 anni, hanno patteggiato rispettivamente quattro anni e tre anni e cinque mesi. Ma dall'indagine condotta dal sostituto procuratore Sergio Dini, è emerso un dato inquietante: negli anni il gruppo criminale all'interno dell'Ufficio immigrazione della questura ha erogato quattrocento permessi non regolari ad altrettanti cittadini cinesi. Ora questi permessi dovranno essere ritirati e i cittadini asiatici espulsi dal territorio nazionale. Il Gip Margherita Brunello nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dell'ex sovrintendente capo Renzo Dalla Costa (sarà processato con il rito abbreviato a novembre) ha scritto ...Il fatto che un funzionario di polizia, in un momento simile per il terrorismo, permetta con queste modalità corruttive l'accesso e il transito di stranieri extracomunitari non identificati, è un fatto gravissimo.... Questi 400 permessi di soggiorno, dati a stranieri che non avrebbero dovuto beneficiarne, sono stati comprati grazie a mazzette da mille a duemila euro. A tirare i fili dell'organizzazione erano Capuzzo e il broker asiatico. All'Ufficio immigrazione della questura i cinesi godevano di corsie preferenziali. Ed era sempre il broker ad accompagnarli da Capuzzo. E risolvevano le pratiche in tempi record, anche saltando le code in occasione del primo appuntamento...

 
 
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