Tabaccaio uccide ladro, il complice:
«Volevo solo rubare delle sigarette»

Domenica 29 Aprile 2012 di Marco Aldighieri
Il luogo del furto a Civè di Correzzola (CandidCamera)
PADOVA - Rimane in carcere il ladro moldavo che ha partecipato al colpo alla tabaccheria di Civ di Correzzola. Il gip Lara Fortuna, ieri mattina, ha convalidato l’arresto.



Il giovane moldavo, di circa 20 anni, davanti al giudice per le indagini preliminari ha prima fornito altre generalità, diverse da quelle date ai carabinieri, e ha dichiarato: «Sono di nazionalità moldava e sia io e sia il mio amico morto siamo originari della città di Cahul». Il ventenne ha poi aggiunto: «Ho sentito il colpo, mi sono spaventato e ho deciso di stare fermo. Il tabaccaio mi ha calato il cappuccio sul volto e credo che la moglie mi abbia legato i polsi. Io volevo solo rubare delle sigarette. Poi sono arrivati i carabinieri e mi hanno portato via».



Così ha raccontato quei momenti drammatici di giovedì notte il ladro moldavo accusato di furto aggravato. Ha più volte sottolineato al gip la sua intenzione di rubare e di non volere fare del male a nessuno. La sua identità, come quella del connazionale ucciso dal tabaccaio Franco Birolo, non sono ancora certe. I carabinieri e la Procura stanno aspettando un riscontro da parte del consolato e della polizia moldava a cui hanno spedito le impronte digitali dei due. Mai controllati in Italia dalle forze dell’ordine, potrebbero anche essere incensurati. Quasi sicuramente uno dei quattro ladri ha prestato servizio in qualche cantiere della zona. Tutti indossavano abiti da manovale. Forse, prima di organizzare il furto, almeno uno dei moldavi ha studiato l’obiettivo entrando nella tabaccheria di Birolo.



Intanto domani alle 16 il dottore Claudio Rago effettuerà l’autopsia sul corpo del ventenne morto. Si dovrà capire quale è stata la causa del decesso. Quindi se la pallottola ha perforato il cuore o se invece ha trapassato i polmoni portando il moldavo alla morte per soffocamento. Si dovrà anche studiare l’entrata e l’uscita del proiettile. Una sorta di esame balistico, che potrà dimostrare il punto esatto in cui ha sparato e colpito il ladro il tabaccaio Franco Birolo con la sua pistola Glock semiautomatica calibro 9. Un’arma, fabbricata in Austria, molto leggera e molto precisa. Facile da usare e con una sicura in meno rispetto alla Beretta calibro 9 in dotazione alle forze di polizia. I carabinieri, già giovedì notte, hanno sequestrato la pistola a Franco Birolo.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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