Stefano De Martino stasera al Geox di Padova: «La mia nuova fidanzata? Non so chi sia...»

Mercoledì 14 Febbraio 2024 di Elena Filini
Stefano De Martino

«Passo San Valentino con il mio pubblico. È la storia d’amore più lunga della mia vita». Odia San Valentino ma ama il suo pubblico. A chi lo segue dai tempi di Amici propone di rinnovare la promessa, per altri sarà un appuntamento al buio. Sguscia dalle domande personali con notevole presenza di spirito ma su Geolier va dritto al punto: «non ho mai visto un ragazzo diventare camorrista ascoltando una canzone». 
Et voilà Stefano De Martino: stasera al Gran Teatro Geox di Padova per far battere i cuori nel giorno in cui la melassa è la regola. “Meglio stasera che domani o mai”, cantava negli anni 60 Miranda Martino in una canzone gioiello arrangiata da Morricone. È il titolo dello show (scritto in coppia con Riccardo Cassini, che cura anche la regia). C’è lo Stefano che racconta: dall’infanzia in un paese affascinante e difficile, al susseguirsi dei tanti episodi legati al lavoro di fruttivendolo prima, ballerino poi, infine, intrattenitore a tutto campo. C’è lo Stefano “crooner” in un revival della canzone d’autore insieme agli 8 orchestrali della Disperata Erotica Band, sospeso fra Carosone e Sanremo. C’è infine lo Stefano danzatore: nonostante - a suo dire - si sia accumulata un po’ di ruggine fra le giunture, è il momento di rimettersi in gioco, anzi, in ballo. Uno spettacolo “quasi” one man show dove si suda molto.. 
«Sul serio.

Salgo sul tapis roulant della scena che, come la corsa, fa un gran bene al cuore. Vogliamo raccontare qualcosa di questa serata dove c’è l’infanzia, c’è Napoli e poi ci sono i sogni come la danza.. Lo spettacolo nasce dall’idea di creare un repertorio che non sia consumato dalla televisione, il teatro è bello perchè si sperimenta. E poi in tv faccio da fil rouge al talento degli altri; avevo voglia ti tornare a ricoprire il ruolo del performer».


C’è una canzone, nello spettacolo, che ama particolarmente?
«C’è un medley tra “La leva calcistica della classe ‘68” di De Gregori e “Balla balla ballerino” di Lucio Dalla che ha un ottimo incastro musicale e si lega molto bene a uno dei racconti. Parlo molto di casting, retroscena, di porte chiuse in faccia. Insomma c’è tutta la vigilia della televisione».


C’è stato un no che è bruciato più degli altri?
«Paradossalmente è stato un sì. Ero stato ammesso alla scuola di danza del Maggio musicale fiorentino, avrei voluto far parte del corpo di ballo di un grande ente lirico. Ma la mia condizione sociale non lo consentiva, non ce la facevo a mantenermi a Firenze con uno stipendio da danzatore».


A proposito di canzoni. Le piace Geolier? Si sente orgoglioso da napoletano di questo secondo posto a Sanremo?
«Mi piace Geolier anche se io non sono un campanilista. A parte che abito a Milano da quattordici anni, non è detto che tutto quello che sforni Napoli sia bello. Mi perplime sempre però questo insistere sulla napoletanità, cioè se Geolier fosse stato di Mantova ci sarebbero state le stesse reazioni? Ma mi sono detto che però poi purtroppo e per fortuna la napoletanità in qualche modo viene additata perchè vince. Quando vinci dai fastidio».


Però i genitori di Giogiò, Giovanbattista Cutolo il cornista ucciso lo scorso anno a Napoli, hanno criticato la decisione del sindaco di dare una targa al rapper definendolo “un impresentabile”. Hanno ragione? 
«Onestamente io nella musica di diseducativo non vedo nulla. La musica si allontana dalla violenza, non ho mai visto un ragazzino che diventa camorrista perchè ha sentito una canzone».


Una delle ultime volte pubbliche in Veneto è stata alla mostra del Cinema nel 2022 a Venezia. Piaciuta? 
«Ci ero stato tantissimi anni prima, poi non sono tornato per lo scrupolo di peccare di presenzialismo. Io non sono un attore e spesso occasioni come questa diventano delle passerelle per persone che con il cinema non hanno molto a che fare. Sai quelle situazioni un cui ti senti un po’ imbucato ad una festa di cui non conosci neanche il festeggiato? Poi però in veste di ambassador di Lexus aveva un senso. Ed è stata una grande emozione».


Stasera intanto a Padova si passa San Valentino con De Martino. Ma lei quest’anno non festeggia privatamente? 
«Non sono un grande appassionato di feste comandate. San Valentino è un po’ come il Capodanno, ti devi sentire per forza innamorato, quindi preferisco passarlo in teatro. In fondo quella col pubblico è la storia d’amore più lunga della mi vita».


E questa nuova fidanzata? 
«Mi dite per favore chi è?».


Si vocifera di una piacente ventiseienne di Pescara.. 
«Gli aggiornamenti sulla mia vita ormai li leggo sui giornali, e a volte mi dico: magari! In realtà in questo momento la mia quotidianità è molto normale, fatta di valigie e teatri».


San Valentino solitario per un De Martino che potrebbe avere il cuore libero. Ragazze, fatevi sotto.. 
«Che detta così sembra un incontro di boxe!» (ride)
 

Ultimo aggiornamento: 15:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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