Scoperto l'ormone che è alla base della fibrillazione atriale negli ipertesi

Mercoledì 24 Maggio 2017
Scoperto l'ormone che è alla base della fibrillazione atriale negli ipertesi
PADOVA - Arriva da Padova la scoperta del legame tra la fibrillazione atriale e l'aldosterone, il principale ormone mineralcorticoide. L'aldosterone svolge un ruolo molto importante nella patogenesi della fibrillazione atriale negli ipertesi sia attraverso la sua azione diretta a livello del sistema di conduzione cardiaca che promuovendo la deposizione di tessuto fibrotico nel cuore. È l'esito di una ricerca della professoressa Teresa Seccia dell'Azienda ospedaliera di Padova, in collaborazione con il Brigham and Women's Hospital dell'Università di Harvard (Boston, Usa). Lo studio è pubblicato su 'Hypertension' ed ha così permesso di individuare uno dei principali determinanti della fibrillazione atriale negli ipertesi. I pazienti con ipertensione arteriosa, soprattutto quelli che sviluppano ipertrofia ventricolare sinistra per cattivo controllo dei valori pressori, sono la stragrande maggioranza dei casi di fibrillazione atriale. Questo tipo di aritmia cardiaca è la più frequente al mondo poiché colpisce circa l'1-2% della popolazione e fino al 15% negli ultraottantenni. Nonostante la rilevanza del problema ipertensione-fibrillazione atriale per la salute pubblica, i meccanismi responsabili della fibrillazione atriale rimanevano poco conosciuti.
L'ormone indagato dalla ricercatrice è responsabile dell'ipertensione arteriosa in circa il 14% dei pazienti del Centro dell'ipertensione arteriosa dell'Azienda Ospedaliera/Università di Padova.

 
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