TORTOSA (Spagna) - È l'uomo chiave per capire l'insensata strage delle ragazze dell'Erasmus, 13 morti (sette italiane) e 34 feriti tra gli studenti nell’autobus che si è ribaltato sulla strada da Valencia a Barcellona. Ma l'autista del bus maledetto tace, ricoverato nel reparto terapia intensiva dell'ospedale Verge de la Cinta di Tortosa, a poche stanze da dove sono ricoverati alcuni studenti feriti nell'incidente.
Per le famiglie di tre delle sette ragazze italiane morte domenica è arrivato il momento di tornare a casa. Le procedure formali del riconoscimento dei corpi per Francesca Borrello, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza si sono concluse. Un aereo dell'aeronautica militare riporta le tre bare in Italia: atterraggio a Pisa, dove ad accoglierle c'è il ministro Stefania Giannini, poi il trasferimento a Genova, Torino e Roma. Per la genovese Francesca Bonnello i funerali sono stati annunciati già per domani. Per la torinese Serena Saracino per giovedì. Per i famigliari delle altre 4 ragazze, compresa la giovane udinese studentessa a Padova, Elisa Valent, la dolorosa attesa nel castello di Tortosa durerà ancora uno o due giorni.
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