La Coop che gestisce il centro è sotto inchiesta: «troppo business»

Martedì 3 Gennaio 2017
La Coop che gestisce il centro è sotto inchiesta: «troppo business»
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CONA - È una cooperativa padovana a gestire il centro di accoglienza di Cona ( Venezia), dove ieri sera c'è stata una protesta da parte di un centinaio di migranti che ha portato un gruppo di operatori a restare bloccati per ore all'interno della struttura. La coop, i cui vertici sono finiti sotto inchiesta nei mesi scorsi, vanta la gestione di importanti strutture dedicate all'accoglienza (Bagnoli a Padova, Cona a Venezia, Oderzo a Treviso e, fino a quando era aperta, l'ex Prandina di Padova). Nel maggio dello scorso anno era stato aperto un fascicolo, con il coinvolgimento dei vertici della cooperativa, per truffa e falso. Secondo l'ipotesi al centro degli accertamenti, per provare la «pluriennale esperienza nel servizio di accoglienza», funzionale all'aggiudicazione di un appalto per l'accoglienza nel comune di Due Carrare (Padova), sarebbe stata modificata una data. Pochi mesi prima, ad aprile, un'altra indagine per truffa ai danni dello Stato e maltrattamento aveva visto indagati gli stessi vertici della cooperativa. La guardia di finanza era entrata nella sede della cooperativa anche lo scorso novembre per un sospetto scambio di denaro tra le casse della coop e quelle di una società di raccolta rifiuti, al centro di un'indagine nata da un buco in bilancio da 30 milioni di euro.
Lo scorso settembre la presa di distanze di Confcooperative che ha sospeso la cooperativa perché faceva «troppo business».
Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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