Va al ristorante e non paga mai: caccia al truffatore del «Ci pensa mio padre»

Venerdì 28 Luglio 2017 di Marina Lucchin
Va al ristorante e non paga mai: caccia al truffatore del «Ci pensa mio padre»
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PADOVA/VICENZA - «Non ho soldi per pagare il conto. Chiedeteli a mio papà. Sono venuto in Italia proprio per cercarlo». Questo si sono sentiti rispondere i responsabili del ristorante Road House di via Donà, mercoledì, quando un uomo di 42 anni, straniero, dopo aver consumato il suo pasto da 27,40 euro, si è alzato e se n'è andato fuori dal locale, saltando a piedi pari la cassa. Il cliente insolvente è stato fermato e i gestori del locale hanno subito chiamato la polizia. Quando la pattuglia è arrivata, l'uomo, K. P., ha spiegato in inglese di essere un norvegese, in giro per il Nord Italia da circa 4 mesi alla ricerca del padre, un imprenditore vicentino, cui il ragazzo manda il conto di ogni ristorante e albergo in cui si ferma, tra cui un hotel sul Canal Grande a Venezia. Il refrain quando è ora di saldare alla cassa è sempre lo stesso: «Paga papà». E mostra una cartellina con i documenti del vicentino.
Peccato però che il presunto genitore, in realtà non abbia alcuna relazione di parentela con il norvegese. Chiamato dalla polizia di Padova per avere dei chiarimenti, l'uomo, Sergio Prandina, ha spiegato che da anni va avanti questa storia.

 
Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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