RUBANO - Tra i dieci e i quindici clienti al giorno che raggiungevano la zona industriale di Rubano dopo avere trovato il contatto della maitresse nei siti internet e fissato l'appuntamento per telefono. Ma la casa di appuntamenti che una donna cinese di 55 anni, regolare in Italia, gestiva almeno da un anno in via Avogadro è stata individuata dai carabinieri di Sarmeola che hanno messo fine allo sfruttamento di una quarantaquattrenne connazionale, in Italia da clandestina, che si prostituiva al suo interno. L'abitazione singola, che si trova in zona industriale e che un tempo era a servizio di un capannone attiguo, era regolarmente affittata dalla donna asiatica più vecchia che, oltre a prostituirsi, aveva preso a vivere con sé la quarantenne che faceva lo stesso mestiere. L'azione d'indagine avviata dai carabinieri ha permesso di mettere fine al giro di clienti e allo sfruttamento della quarantaquattrenne. I carabinieri, dopo aver raccolto anche le testimonianze di alcuni clienti, hanno denunciato la cinese di 55 anni per tre reati: sfruttamento delle prostituzione perché in qualche occasione è stata lei stessa ad incassare il pagamento dei clienti che avevano ottenuto la prestazione dalla donna clandestina, per favoreggiamento della prostituzione sapendo bene quali finalità avevano gli appuntamenti che venivano fissasti per telefono, e per favoreggiamento all'immigrazione clandestina in base alle legge Bossi-Fini...
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