Promotrice finanziaria preleva
140mila euro dai conti dei clienti

Venerdì 20 Gennaio 2012 di Agostino Buda
La promotrice avrebbe fatto sparire almeno 140mila euro
PADOVA - La sede padovana di Unicredit stata vittima di un grave episodio di infedelt da parte di una promotrice finanziaria, che si sarebbe impossessata del denaro di investitori clienti dell’istituto, falsificando le loro firme e i loro portafogli-titoli.



A un primo calcolo, l’agente dell’azienda di credito milanese avrebbe sottratto ai clienti almeno 140mila euro. La promotrice, Paola Frasson, padovana, è stata per questo sanzionata dalla Consob, la Commissione nazionale per le società e la borsa, con una pesante sospensione di 60 giorni dall’Albo professionale. Dal canto suo Unicredit, che fin da subito si è attivata per ripristinare le singole posizioni dei clienti danneggiati, è parte lesa nella vicenda, e, secondo quanto ha dichiarato al Gazzettino: «sta esperendo tutte le opportune iniziative giudiziali nei confronti dell'ex dipendente». Infatti, sulla vicenda sarebbe aperti anche alcuni procedimenti giudiziari.



Secondo le accuse della Consob la donna, che da prima dell’estate si è dimessa dalla banca e non è quindi più dipendente di Unicredit, si sarebbe resa responsabile di una numerosa serie di irregolarità. Comportamenti fraudolenti che peraltro, secondo quanto si legge nei documenti della Consob, lei stessa avrebbe ammesso nel corso di un incontro avvenuto nel luglio scorso con rappresentanti dell’istituto di credito.



La promotrice avrebbe innanzitutto falsificato la firma di numerosi clienti, tutti padovani, prelevando dai loro conti somme di denaro. In genere si trattava, di volta in volta, di prelievi non elevatissimi, tra i mille e i 4mila euro, fino a un massimo di 10-12mila, ma ripetuti numerose volte ed effettuati su diversi conti. Inoltre, la promotrice avrebbe comunicato agli investitori e trasmesso loro informazioni e documentazione non veritiere.



In sostanza, oltre agli indebiti prelievi in assegni e in contanti dai conti dei clienti, falsificando la firma dei medesimi e ottenendo il rilascio di libretti di assegni, la donna avrebbe pure presentato rendicontazioni false allo scopo di coprire sia i prelievi non autorizzati che le perdite di gestione degli investimenti della propria clientela.



La Consob si è mossa immediatamente dopo sulla scorta di informative della stessa Unicredit inviate alla Commissione il 21 settembre e il 14 ottobre scorsi in cui si citano i reclami di clienti che avevano notato indebiti prelievi dai propri conti e si ricorda l’incontro di "chiarimento" fra la banca e la stessa promotrice.



La delibera Consob elenca con precisione il numero di assegni con relativo importo tratti sui conti correnti di numerosi clienti che la professionista ha falsificato per un totale che supera i 140mila euro. A questi prelievi indebiti si affianca la reiterata falsificazione della documentazione sugli investimenti di singoli clienti.



A tale proposito, nelle note inviate da Unicredit alla Consob compare il caso di un cliente che, secondo i documenti manipolati dalla dipendente infedele, risultava essere titolare di investimenti per un controvalore di oltre 400mila euro: in realtà il valore dei suoi investimenti sarebbe stato di poco superiore ai 100 mila euro.



Per tutti questi motivi, la Consob ha comminato a Paola Frasson la massima sanzione in termini di sospensione dall’Albo, ravvisando peraltro gli estremi per una radiazione dall’Albo stesso della promotrice finanziaria resasi responsabile delle azioni fraudolente. E se questo è il versante "finanziario" e deontologico, ora dovrebbe aprirsi quello giudiziario.
Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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