Profugo nigeriano afferra studentessa sul bus per molestarla e toccarla

Venerdì 13 Luglio 2018 di Marco Aldighieri
Intervento dei carabinieri
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ALBIGNASEGO - Spinto da una forte pulsione sessuale, ha afferrato la studentessa da dietro e ha cercato di baciarla e di toccarle le parti intime. Ora il 23enne nigeriano J.A., profugo e all’epoca del fatto ospite all’hub di Bagnoli, è stato rinviato a giudizio il prossimo 14 novembre davanti ai giudici del Tribunale collegiale per rispondere del reato di tentata violenza sessuale.
 


L’AGGRESSIONE Era la mattina del 16 gennaio dell’anno scorso e il cittadino nigeriano, insieme ad altri passeggeri quasi tutti studenti, si trovava a bordo della corriera di Busitalia che va da Padova ad Anguillara Veneta. Tra i viaggiatori c’era anche una studentessa padovana di 18 anni. Sembrava una corsa come tante altre fino a quando, secondo l’accusa rappresentata dal sostituto procuratore Roberto Piccione titolare delle indagini, il ventitreenne africano si è alzato dal suo posto per avvicinarsi alla studentessa di 18 anni. In un primo momento il giovane straniero ha provato a instaurare un dialogo con la ragazza. Sembrava un approccio molto timido ed educato, ma all’improvviso, ancora secondo l’accusa, il nigeriano è diventato violento. Ha afferrato da dietro con un braccio la studentessa, mentre con l’altro libero dalla presa cercava di toccarle le parti intime e ha provato anche a baciarla. Il tutto davanti ad alcuni studenti e ad alcuni pendolari. 

LA DENUNCIA La diciottenne però è riuscita a divincolarsi e disperata, con il cuore in gola dalla paura e gridando terrorizzata, ha estratto il telefono cellulare da una tasca del giubbetto e ha chiamato il suo fidanzato per avvisarlo di quanto le era appena accaduto. Tutto questo mentre l’autista del bus ha bloccato il mezzo. Nei minuti successivi, molto concitati, sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Albignasego. Il cittadino nigeriano J.A. di 23 anni è stato identificato e denunciato a piede libero per tentata violenza sessuale. Sono poi scattate le indagini da parte dei militari. È stata di nuovo sentita la studentessa vittima dell’aggressione e soprattutto i passeggeri della corsa Padova-Anguillara Veneta, testimoni oculari di quanto era accaduto all’interno della corriera. Alla fine il profugo, all’epoca ospite dell’hub di Bagnoli, è finito davanti al Gup Elena Lazzarin e il giudice ha deciso per il suo rinvio a giudizio per rispondere del reato di tentata violenza sessuale. 
 
Ultimo aggiornamento: 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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