Movida al Portello, apre il Naviglio: «Grazie a noi decongestionate le strade del quartiere»

Sabato 25 Marzo 2023 di Luisa Morbiato
La movida al Portello

PADOVA - Il primo aprile prossimo si aprirà la nuova stagione del Naviglio ed i chioschi posizionati lungo il Piovego torneranno ad accogliere moltissimi giovani. La movida però ha rinfocolato anche le proteste dei residenti della zona del Portello che definiscono la situazione «invivibile».
 

LA POSIZIONE
Sulle lamentele dei cittadini interviene Nicola Zoppelletto, uno degli otto imprenditori che danno vita alla rassegna lungo il fiume. «Venire a conoscenza del fatto che i residenti del Portello si lamentano della presenza dei giovani sotto le loro finestre, ci convince della valenza che il Naviglio ha da moltissimi anni: è un contenitore che decongestiona le vie abitate del quartiere universitario, rendendo vivo il viale alberato dove i ragazzi possono riunirsi senza dare fastidio a nessuno - afferma Zoppelletto - Da noi i ragazzi trovano musica ad un volume in regola con la legge e steward formati nella gestione della sicurezza e nel primo soccorso. Al Naviglio ci sono le terrazze e gli spazi adeguati per una socialità e un divertimento sano senza tensioni».
Zoppelletto annuncia anche novità. «Quest’anno daremo vita anche a iniziative culturali come presentazioni di libri di livello nazionale e pomeriggi dedicati ai bambini. Insomma, se vi eravamo mancati, diciamo ai residenti, oltre che agli studenti: tenete duro, stiamo tornando».
 

LE PROTESTE
Mercoledì scorso, con l’arrivo della primavera, i giovani, in larghissima maggioranza studenti universitari, si sono riversati al Portello e nelle vie adiacenti bloccando in alcuni tratti anche il rientro a casa dei residenti e rendendosi protagonisti di una serie di intemperanze che hanno visto i cittadini a notte inoltrata chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Le proteste sono arrivate da persone che hanno segnalato cori, urla, musica a volume altissimo, giovani che urinavano tranquillamente per strada e, in alcuni casi, sui muri o direttamente sui portoncini d’ingresso delle abitazioni. Un caos che si è protratto fino alle quattro rendendo impossibile il riposo dei residenti che reclamano il diritto ad una serata tranquilla ed al giusto riposo. Una situazione che si ripete ormai ciclicamente e che solleva sempre vibranti lamentele.
 

LE NUOVE APERTURE
L’affollamento del quartiere è aggravato quest’anno, come sottolineano sempre i residenti, dall’apertura di due nuovi locali, un kebab in via Portello che abbassa le serrande alle tre e un esercizio che vende panzerotti all’incrocio con via Belzoni, che chiude alle due: esercizi pubblici che diventano ulteriori poli di attrazione. I tanti bar della zona abbassano le serrande all’una ma questo non comporta certo, come ribadiscono i residenti, che il Portello si svuoti perchè i giovani restano sulla strada continuando a dar vita ad un rumore insopportabile tanto che alcuni residenti si dicono costretti a ricorrere ai sonniferi per poter dormire. Le proteste si focalizzano inoltre su ciò che resta dopo le serate, ossia i cumuli di rifiuti di ogni genere che costellano la piazza e le strade.
 

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