Pasqua, locali da tutto esaurito: in 70mila seduti a tavola

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Nicola Munaro
Pasqua al ristorante

PADOVA - Last minute. «Quest'anno - spiega Giuliano Lionello, vicepresidente dell'Appe, l'Associazione provinciale pubblici esercizi la Pasqua - cade in anticipo rispetto al solito e molti clienti stanno telefonando proprio in questi ultimi giorni per prenotare le classiche tavolate per famiglie e amici». Così, nella settimana che porta alla Pasqua, gli ultimi posti disponibili nei ristoranti e nei locali della città (circa 1.100 quelli aperti il 31 marzo) se li accaparra chi chiama per primo. Perché anche la Pasqua 2024 sarà una festività all'insegna del tutto esaurito. E se nella domenica di Resurrezione la bilancia pesa di più per i locali dei Colli Euganei e delle zone rurali della provincia, la città tiene comunque botta e si prepara ai pienoni di fine aprile, quando il ponte vacanziero tra il 25 aprile e il Primo maggio porterà centinaia di turisti all'ombra delle cupole del Santo.

I PREZZI NON SALGONO
Se ci sarà chi proporrà ai commensali il menù alla carta, a farla da padrone, tanto nei locali in città quanto in quelli della provincia la formula del "tutto compreso", scelta da 8 locali su 10 come giusto compromesso in grado di conciliare le esigenze organizzative del locale con quelle di risparmio dei clienti. L'Appe stima infatti che la spesa media per il pranzo pasquale si assesti in una forbice tra i 50 e i 75 euro a persona, bevande incluse, in linea con quelli degli anni scorsi, nonostante gli aumenti delle materie prime, che i gestori hanno in qualche modo assorbito. «Venendo ai piatti prescelti osserva Lionello si rafforza il forte legame con la tradizione, con ricette tipiche del periodo pasquale, senza però dimenticare le proposte a filiera corta e con prodotti biologici.

Per un ristorante su quattro i menù saranno invece contraddistinti da reinterpretazioni creative della gastronomia locale». Nei primi piatti dominano le proposte a base di asparagi padovani ed erbette spontanee di stagione. Tra i secondi non mancano l'agnello e il capretto, declinati nelle tante varianti, anche se si registra la crescita del numero dei locali che non serviranno queste pietanze in linea con la sensibilità di una fascia di clientela sempre più attenta e sensibile al benessere animale. Ed è proprio per questo motivo che aumentano le proposte di stampo vegetariano oppure vegano. Sul versante dei dolci spiccano le focacce pasquali e le colombe, variamente ricombinate con salse alle creme, oltre all'immancabile cioccolato.

IL SUCCESSO DI PASQUETTA
In controtendenza rispetto a una tradizione che per il giorno dell'Angelo chiamava a scampagnate sui Colli o gite al mare, si fa sempre più strada la tendenza di trascorrere la Pasquetta al ristorante, anche perché quest'anno il fatto che cada l'1 aprile alza la probabilità di una giornata incerta dal punto di vista del meteo. «Abbiamo già diverse prenotazioni conferma il vicepresidente dell'associazione probabilmente incide anche il fatto di poter scegliere le proprie consumazioni dal normale menù alla carta, di potersi godere la giornata in tranquillità e con l'accoglienza che gli esercenti sanno offrire». Tra città e provincia 800 locali saranno aperti, e tutti con il menù alla carta.

AL LAVORO
E se saranno circa 70mila i padovani che pranzeranno fuori casa, sono oltre 14.000 i lavoratori impiegati il giorno di Pasqua nei pubblici esercizi padovani, compresi i dipendenti, titolari, soci, collaboratori per un giro d'affari che si assesta attorno ai 4,5 milioni di euro. Numeri confermati anche dalla sezione padovana di Confesercenti: « La spesa prevista tra pranzi a casa e al ristornate si aggira sui 30 milioni, simile al 2019 che fu un anno molto positivo spiega Alessandra Trivellato, vicedirettore Confesercenti Ma a far sorridere sono anche i dati sui flussi turistici della nostra provincia e del veneto in generale. Il 2023 infatti ci regala numeri entusiasmanti per il comparto che dopo anni di difficoltà finalmente sono torna, e anzi, supera i livelli più alti registrati nel 2019».

GLI HOTEL
«Siamo soddisfatti precisa Monica Soranzo, presidente di Federalberghi Ascom è sempre il centro a tirare la volata con una buona occupazione, speriamo che il tempo non porti cancellazioni improvvise. Al momento siamo all'80% di posti occupati dal venerdì al lunedì».
 

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