Monito di don Marco «Troppi aborti nell'Asl 15, basta! Bisogna fare figli»

Martedì 6 Dicembre 2016
Monito di don Marco «Troppi aborti nell'Asl 15, basta! Bisogna fare figli»
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CAMPOSAMPIERO - «Oggi fare un figlio è diventata una delle prime cause di povertà. Se non ci si sveglia, meno bambini oggi vuol dire il crollo del sistema pensionistico e il collasso del sistema sanitario domani. Basta aborti, dobbiamo fare qualcosa!». Il parroco di Rustega di Camposampiero don Marco Scattolon non è nuovo al tema delle interruzioni di gravidanza nelle sue graffianti cartoline settimanali che scrive nel bollettino parrocchiale. Il suo appello alla vita di domenica scorsa è suffragato dai numeri ufficiali forniti dalla direzione dell'Asl 15.

«Per molte persone avere dei figli è un problema non una risorsa. Non c'è il diritto dell'aborto, non c'è il diritto a uccidere innocenti. Ma dove stiamo andando di questo passo? Chi trova aiuto nella fede è più aperto alla vita. Personalmente», dice ancora don Bruno, «conosco coppie che non desideravano il figlio, sono state aiutate, e ora sono contente e orgogliose della scelta adottata». Amara anche la constatazione di don Marco Scattolon sulla prevenzione. «Ogni qual volta che passo davanti alla culla per la vita vicino all'ospedale di Camposampiero e constato che dal 2010 non è mai stata usata, mi piange il cuore perché dentro i nostri ospedali di aborti se ne fanno anche troppi», dice il prete della frazione di Rustega. «Bisogna assolutamente promuovere la cultura della vita».
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