Allarme in via Bernina: «Officina abusiva, bivacchi, è una casbah» /Video

Sabato 4 Agosto 2018
Una delle foto scattate dai residenti di via Bernina
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Padova - «Gruppi di decine di africani di varie etnie spadroneggiano indisturbati da mesi nel complesso di edifici area Funghi, che si affaccia su via Bernina: esercitano attività abusive di meccanici d’auto nel piazzale, bivaccano, cucinano e pranzano all’aperto, disturbano con musica e schiamazzi, si ubriacano, scatenano liti e sporcano seminando rifiuti ovunque».
 



A lanciare l’ennesimo allarme “sullo stato di insicurezza” e “degrado intollerabile” del complesso di fabbricati in via Bernina 18, i residenti del comitato Ansa Borgomagno. «Imploriamo l’attenzione del Comune sulle problematiche dentro l’Area Funghi - dicono - Il disastro è sotto gli occhi di tutti, ma ci sentiamo completamente abbandonati anche da questa amministrazione. Abbiamo la sensazione che, da parte delle istituzioni cittadine, manchi il coraggio di affrontare questa realtà, e che anche le forze dell’ordine abbiano paura di entrare nell’area, dove circolano decine di persone di colore di corporatura altissima e robusta, le quali probabilmente incutono paura anche agli agenti».
 

Il comitato ricorda ancora una volta le criticità legate alla presenza di locali notturni nella zona. «I cinque o sei locali pubblici presenti, mascherati da centri di culto o ristoranti, sono diventati punto di richiamo e ritrovo di centinaia di persone di nazionalità africana, che secondo noi arrivano anche da fuori Padova, e stazionano giorno e notte sul posto, con bivacchi all’aperto, tendopoli allestite tra le auto, e in dormitori ricavati dentro alcuni furgoni». Il tutto è documentato con foto e video realizzati in questi giorni dai residenti «per sensibilizzare le istituzioni cittadine a intervenire, prima che la situazione, in continua e progressiva evoluzione negativa, sfugga completamente di mano e si verifichino episodi di violenza, o incidenti gravi, anche a danno di cittadini padovani». Pure la questione dell’inquinamento ambientale preoccupa gli abitanti. «Una parte del piazzale è occupata dall’attività abusiva di riparatori di macchine, anche loro africani, i quali smontano automobili all’aperto e inquinano, spargendo a terra oli e liquidi contenuti nei motori delle vetture». Ormai, ricorda il comitato, sono solo due le attività commerciali, entrambe di carattere sportivo, gestite all’interno dell’area Funghi da titolari italiani «che ancora hanno il coraggio di resistere, si impegnano per far fronte al degrado e si battono per riqualificare la zona». «La condizione di illegalità nel complesso residenziale e nel piazzale è ormai fuori controllo - concludono i residenti della zona - Bisogna che le forze dell’ordine si decidano a fare qualcosa, prendendo provvedimenti per allontanare balordi e sbandati da questa parte della città, prima che sia troppo tardi».
Isabella Scalabrin

Ultimo aggiornamento: 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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