Cinture e velocità, in un anno 18 mila multe della Polstrada

Venerdì 4 Gennaio 2019 di Marina Lucchin
La presentazione del bilancio
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PADOVA - Alcol, velocità e distrazione alla guida perché si usa il telefonino. Sono queste le cause dell’aumento degli incidenti stradali rilevati dalla polizia stradale guidata da Gianfranco Martorano, che ieri, affiancato dal questore Paolo Fassari, ha presentato il bilancio dell’attività del 2018 che ha chiuso l’anno con 3.775 pattuglie di vigilanza stradale effettuate e 18.222 multe per infrazioni al Codice della Strada elevate.
 
I NUMERI 
Gli incidenti rilevati sono stati 557, con un aumento del 10,73% rispetto al 2017. Di questi 11 sono stati mortali, con 12 decessi - come l’anno precedente -, e 490 con feriti (+1,23%). Per il resto i numeri sono tutti al ribasso: sono state ritirate 798 patenti di guida(erano 890 nel 2017) e 149 carte di circolazione (erano 146); 21.242 i punti complessivamente decurtati contro i 25.336 di 12 mesi prima. Sono state riscontrate 4.408 violazioni dei limiti di velocità (erano 4.879), 1.292 sono stati i conducenti sanzionati per il mancato uso delle cinture di sicurezza (tra anteriori e posteriori), 483 i conducenti sorpresi alla guida mentre facevano uso del telefono cellulare, 455 i veicoli che circolavano sprovvisti della copertura assicurativa e 184 conducenti sono stati sorpresi alla guida sprovvisti di patente di guida perché mai conseguita.
GLI SCHIANTI
La principale causa degli incidenti, secondo Martorano, è «la velocità, che di per se stessa non sarebbe un problema, è che impedisce di evitarli. Andando più piano si riescono a riconoscere molto prima eventuali ostacoli inaspettati e a evitarli». Fondamentali per la prevenzione sono apparecchi come autovelox e tutor, «che hanno ridotto di oltre il 90% il tasso di incidenti» evidenzia il dirigente. Letale anche l’uso del telefonino, una violazione molto difficile da contestare perché va rilevata in flagranza: «Per questo utilizziamo agenti in borghese».
ALCOL E DROGA
Pesante anche l’incidenza di automobilisti che si mettono al volante dopo aver bevuto o assunto droghe. Quasi 3mila gli automobilisti controllati: 566 i denunciati per guida in stato di ebbrezza e 38 per l’uso di stupefacenti, talvolta insieme. La fascia d’età più soggetta all’abuso è quella sopra ai 32 anni, quella tra i 18 e i 22 la meno colpita. Gli uomini sono circa il doppio delle donne.
AUTISTI E CAMIONISTI
C’è particolare attenzione alle norme sul trasporto di merci e persone, in particolare, come ha sottolineato il questore, al rispetto delle ore di riposo degli autotrasportatori. Capillari i controlli sul cronotachigrafo, la “scatola nera” dei camion, che registra soste e partenze e che ha portato a 1.264 sanzioni. 
Occhi puntati anche ai pullman che portano le scolaresche in gita: nel 2018 sono stati sottoposti a controllo 111 autobus, dei quali 13 hanno evidenziato almeno una irregolarità, per un totale di 20 infrazioni ed una carta di circolazione ritirata.
PIRATI DELLA STRADA
Di recente ci sono stati casi di pirati della strada che dopo aver causato un incidente, sono fuggiti senza prestare soccorso. «Questo - spiega Martorano - nonostante le pene previste siano particolarmente aspre. Tra le principali cause che portano alla fuga ci sono il panico oppure il timore di essere scoperti alticci o con documenti non in regola. Se la paura dovesse avere il sopravvento il consiglio è comunque quello di costituirsi quanto prima evitando l’arresto». A tal proposito si segnalano anche le campagne di sensibilizzazione come “Biciscuola” in collaborazione con il Giro d’Italia e l’opera di educazione verso i ciclisti.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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