Cancelli chiusi di sera con dentro i visitatori: «Prigionieri nel parco»

Domenica 18 Novembre 2018 di Marco Aldighieri
Cancelli chiusi di sera con dentro i visitatori: «Prigionieri nel parco»
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Padova -  Prigionieri dei parchi pubblici: non è una battuta. Tra giovedì e venerdì una decina di persone è  rimasta “sequestrata” all’interno di un’area verde comunale un’ora oltre la chiusura. Al freddo e al buio hanno chiesto aiuto ai passanti o chiamato il 113 per essere liberate. Il Comune ha spedito sul posto una squadra di pronto intervento. E i cittadini, tra cui anche due bambini, sono stati fatti uscire dal parco. Il primo episodio si è verificato giovedì sera al parco Morandi di via Duprè, dove otto persone - con altrettanti cani - sono rimaste prigioniere  un’ora dopo la chiusura, avvenuta alle 19, dell’area. Quasi tutti residenti della zona, in preda a una crisi isterica, hanno chiamato il 113. La telefonata dalla Questura è stata girata alla polizia municipale, e intorno alle 20 un operaio di palazzo Moroni ha aperto il cancello d’ingresso. Venerdì sera un episodio analogo si è registrato al parco Europa, in zona Stanga. Le “vittime” questa volta sono state una nonna cinese e i suoi due nipotini. La cittadina asiatica, dopo quasi un’ora in mezzo al buio della grande area di verde pubblico, è riuscita ad attirare l’attenzione di un passante. Pochi minuti dopo è arrivata la squadra di pronto intervento del Comune a liberare la famigliola cinese. Ma di casi negli ultimi mesi se ne sono avuti diversi. Il più grave è accaduto questa estate quando, ancora al parco Europa, una donna di 35 anni ipovedente in compagnia del suo cane è rimasta prigioniera dell’area verde per oltre un’ora. Presa dal panico aveva anche perso il suo telefono cellulare, non riuscendo a chiamare i soccorsi. 
LA RIUNIONE
E ieri mattina sul “giallo” dei cittadini dimenticati dopo l’ora di chiusura all’interno dei giardini pubblici, a palazzo Moroni è stata organizzata una riunione tra tecnici con l’assessore Chiara Gallani con delega al verde e ai parchi. Si è ipotizzato, per tutti i casi presi in esame, un errore da parte della cooperativa che ha in gestione l’apertura e la chiusura delle aree verdi comunali. Venerdì sera, ad esempio, sembra che l’addetto alla chiusura del cancello del parco Europa indossasse le cuffiette per ascoltare la musica e non abbia sentito la donna asiatica che urlava di aspettare perchè dentro c’era ancora lei con i nipoti. Qualcuno ha proposto di installare in tutte le aree verdi comunali dei sensori, da attivare dopo la chiusura dei giardini per segnalare eventuali persone rimaste all’interno. Sul sito del Comune “Padovanet”, è riportato che attualmente il servizio di apertura e chiusura dei parchi viene realizzato tramite appalti che sono in carico alle Cooperative Sociali.
Marco Aldighieri
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Ultimo aggiornamento: 19:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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