Ospedale, da oggi scatta il piano ferie: chiusi interi piani

Lunedì 11 Giugno 2018 di Federica Cappellato
L'ospedale di Padova
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PADOVA - Entra nel vivo oggi il piano ferie 2018 dell’Azienda ospedaliera universitaria che per la prima volta, per ottimizzare le risorse e agevolare gli spostamenti di chi in estate è al lavoro, predilige la chiusura di interi piani. E talvolta si approfitta dell’attività ridotta per rimetter mano strutturalmente ai reparti, ammodernarli o aumentarne gli standard di sicurezza e confort. Per consentire il rifacimento dei pavimenti le degenze al nono piano del Monoblocco stamane traslocheranno all’ottavo e i posti letto scenderanno da 35 a 16.
  Sempre oggi chiude l’ala ovest del quinto piano del Policlinico e i posti letto (dimezzati da 50 a 25) vengono allocati nelle Cliniche mediche. Tra due settimane chiuderà il settimo piano del Policlinico (Orl, Maxillo-facciale) con spostamento di 25 posti letto al sesto piano così come chiuderà il quarto piano della Clinica ortopedica (ma rimarrà integralmente aperto il terzo). Il 20 giugno chiuderà per la prima volta, come annunciato, tutto il terzo piano della Pediatria con distribuzione dei posti letto negli altri reparti di degenza del Dipartimento per la salute della donna e del bambino. A macchia di leopardo nel periodo estivo saranno complessivamente duecentoventi (su una dotazione di millequattrocento) i posti letto messi in stand-by, operazione che comporta l’accorpamento di reparti, capacità di ricovero e di assistenza ridotta, attività chirurgica ridimensionata. Il programma ferie consentirà di mandare in vacanza i quattromila dipendenti non medici dell’Azienda ospedaliera: a prendere, a scaglioni, la valigia in mano per tre settimane di fila saranno infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, amministrativi. A partire da oggi i lavoratori non in camice bianco, chiamati in gergo “personale del comparto”, diranno dunque arrivederci ad ambulatori, corsie e reparti in modo frastagliato. Ma quest’anno l’operazione-vacanza (il Piano diventa operativo anche se non è stato ancora sottoscritto dalle sigle sindacali) si rivela quanto mai ardua, a causa della cronicizzata carenza di operatori della salute, concentrata soprattutto tra Policlinico, Monoblocco, Giustinianeo e Cliniche universitarie, e per la prima volta pesantemente anche in Pediatria. Il maggior numero di “soppressioni temporanee” di posti letto si preannuncia nel mese di agosto, solitamente a minor domanda sanitaria: ma è prossima a calare l’attività in Medicine e Geriatrie, nelle Cliniche chirurgiche, in Clinica oculistica, in Reumatologia, Malattie del metabolismo, Pneumologia, Fisiopatologia respiratoria, nell’area materno-infantile tra Clinica e Divisione ostetrico-ginecologica. Il nodo della questione è sempre quello: troppo pochi infermieri, e quelli che ci sono devono sostituire congedi matrimoniali, gravidanze, maternità, malattie, in estate andare a rimpiazzare anche chi si prende un periodo di sacrosanto riposo. In particolare non si è riusciti a scongiurare, per tre mesi, la chiusura di un intero piano della palazzina di Pediatria: venditude posti letto di ricovero per area omogenea, ovvero riservati ai bambini con patologie cardiache e cardiochirurgiche, malattie mataboliche e gastrointestinali, verranno tagliati fino al 9 settembre. Con il rischio, dicono sottovoce gli addetti ai lavori, che alcuni piccoli ospiti debbano essere trasferiti, trovare posto in altri ospedali della provincia o della regione o esservi dirottati all’atto del ricovero. I confederali promettono, come ogni anno, di monitorare attentamente la situazione.
Federica Cappellato 
Ultimo aggiornamento: 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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