Congolese arrestato per violenza evade e diventa gigolò

Venerdì 31 Agosto 2018 di Gabriele Pipia
Una coppia scambista
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LIMENA (Padova) - Arrestato per violenza sessuale, finisce ai domiciliari ed è col braccialetto elettronico. Riesce però ad evadere e va a fare il gigolò, ma commette un furto e viene incastrato dalla polizia. Dai domiciliari, quindi, finisce dietro le sbarre. La vicenda vede protagonista un 29enne congolese residente a Limena: nei giorni scorsi è arrivato fino a Vercelli per partecipare ad un festino a luci rosse prima di essere scoperto e accompagnato in carcere.
 
La storia parte da lontano, dall’aprile del 2017. Il giovane era stato arrestato dalla polizia stradale dopo essere stato fermato in una piazzola di sosta lungo l’autostrada A4 tra Venezia e Padova, nel territorio di Pianiga. Aveva appena abusato di una ragazza veneta conosciuta ad una festa, costringendola a fare del sesso orale contro la sua volontà. Per questo motivo era stato condannato a cinque anni. Era ai domiciliari nella sua casa di Limena, ma alcuni mesi fa se n’è andato: approfittando di una finta visita oculistica, infatti, era riuscito a far perdere le proprie tracce.
L’APPUNTAMENTO
Nei giorni scorsi aveva appuntamento a Vercelli, dove gli organizzatori di un festino a luci rosse lo avevano ingaggiato tramite un sito di annunci online. Doveva partecipare alla festa in qualità di gigolò, dietro un corrispettivo concordato. La serata, però, non ha preso affatto la piega che lui si aspettava. Il festino è stato rimandato e il “cliente” di Vercelli si è rifiutato di pagare il giovane, giunto in città proprio per l’occasione. È scoppiato quindi un violento alterco con il giovane congolese che ha rubato all’altro le chiavi dell’abitazione: «Te le restituisco solamente quando mi darai 100 euro», ha detto prima di allontanarsi. 
A quel punto è scattata la segnalazione alla sala operativa della Questura di Vercelli che ha immediatamente spedito una volante sul posto. Si arriva così a martedì sera: gli uomini della questura piemontese hanno arrestato il congolese, latitante da diversi mesi. Nei suoi confronti pendeva già un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Venezia.
L’INTERVENTO 
I poliziotti lo hanno rintracciato in centro a Vercelli e, attraverso l’identificazione con le impronte digitali, sono riusciti a scoprire che si trattava di un soggetto pericoloso scappato dalla propria abitazione a Limena e quindi ricercato. Il congolese è stato portato al carcere di Billiemme, a Vercelli, mettendo così in atto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a seguito dell’evasione.
Gabriele Pipia
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Ultimo aggiornamento: 08:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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