A caccia di un posto di lavoro: la "carica" dei 500

Giovedì 8 Novembre 2018 di Gabriele Pipia
L'attesa per il colloquio
9
PADOVA - «Ve lo assicuro: non guardo ai soldi e non penso nemmeno alla distanza. Sono pronto a fare anche 200 chilometri pur di trovare un impiego». Mentre l’addetta lo accompagna allo sportello, il signor Mauro parla con tono deciso e occhi pieni di speranza. Ha scelto la giacca migliore che aveva in armadio, sfoggia un grande sorriso e tiene in mano il proprio curriculum. Lo rilegge continuamente, come se fosse la carta più importante da giocarsi nella vita. E forse, in questo momento, è proprio così. Quella del cinquantenne Mauro è solamente un’istantanea, ma testimonia alla perfezione lo spirito con cui centinaia di persone ieri si sono presentate al Centro per l’Impiego di Padova. I primi sono arrivati alle nove del mattino, gli ultimi alle sei del pomeriggio. Oltre 500 persone provenienti da tutta la provincia hanno partecipato all’iniziativa “IncontraLavoro” promossa dalla Regione con l’obiettivo di mettere in contatto i disoccupati e le aziende pronte ad assumere. 
I NUMERI 
In tutto il Veneto sono state coinvolte più di duemila persone, già iscritte ai Centri per l’Impiego e selezionate in base al curriculum. I numeri di questa provincia sono tra i più alti della regione: negli uffici al Sottopassaggio Saggin, nel cuore della cittadella che si affaccia su via Venezia, sono infatti arrivate cinquecento persone di ogni età. Sessantenni e diciottenni, esodati e neolaureati. Ad attenderli c’erano 47 aziende, quattro agenzie interinali e un colosso come Confindustria. In ballo quasi 200 offerte di lavoro per ruoli di ogni genere: dal manager al saldatore meccanico passando per informatici, camerieri e commessi. Ma anche infermieri, cuochi, centralisti e agenti immobiliari. Erano offerti da grandi catene internazionali come Ikea e Lidl ma anche da alberghi, ristoranti e imprese padovane con dimensioni ben più contenute. 
LE OFFERTE
«Questa è la prima edizione e il bilancio è sicuramente positivo, a Padova i numeri sono davvero importanti - riflette a metà giornata Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, ente regionale che gestisce i Centri per l’Impiego -. Lo scopo è raccogliere le opportunità di lavoro delle imprese e metterle a disposizione dei nostri disoccupati. Oggi il 60% delle offerte riguarda commercio, turismo e servizi. Ma ci sono anche diverse possibilità in ambito metalmeccanico e c’è pure una forte richiesta di figure specialistiche come ad esempio gli ingegneri. È interessante sottolineare che il 20% sono offerte di lavoro a tempo indeterminato. Nelle prossime settimane vedremo a cosa ha portato questa giornata padovana - conclude il direttore -. Di norma queste fiere sono le occasioni migliori in cui un’impresa può incontrare i candidati». 
L’ORGANIZZAZIONE
L’iniziativa coinvolge per un giorno intero 13 Centri per l’Impiego in tutto il Veneto, tra cui appunto quello di Padova. Qui 15 addette, coordinate dalla responsabile Fiorenza Menegazzo, accompagnano gli aspiranti lavoratori ai vari sportelli dove ad attenderli ci sono i referenti delle varie aziende. Non c’è una vera e propria ressa perché i colloqui sono scanditi nell’arco di tutta la giornata e suddivisi in uno spazio molto ampio, ma il viavai di persone è comunque incessante. 
Le aziende cercano profili ben mirati e i reclutatori dei Centri per l’Impiego hanno convocato una rosa ristrettissima di nomi (mediamente tre persone) per ogni singola posizione. Nove aziende incontrano persone disabili per l’inserimento professionale di categorie protette. Le quattro agenzie interinali hanno invece un altro spazio appositamente dedicato e da mattina a sera ricevono una raffica di candidature “a pioggia”, quelle spontanee e non per forza legate ad una specifica offerta di lavoro. 
«Non ci aspettavamo un’affluenza simile» ammette esausta, a fine giornata, una delle operatrici del centro. Intanto un ventenne passa in bicicletta, nota tutto quel movimento e si ferma a leggere l’elenco delle offerte sul grande pannello affisso al muro: «Bello, se lo sapevo mi iscrivevo. Questa giornata sarà ripetuta, vero?». Dietro di lui, proprio in quel momento, uno degli ultimi disoccupati esce dal centro. Allarga le braccia e alza gli occhi al cielo: «Ho fatto tre colloqui, mi basta che ne sia andato bene uno». 
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci