Buco da 600 mila euro, l'Ulss dà la caccia ai furbetti del ticket

Lunedì 21 Maggio 2018
Buco da 600 mila euro, l'Ulss dà la caccia ai furbetti del ticket
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PADOVA - Distratti, dalla memoria corta o volutamente inadempienti. Sono i portoghesi della sanità, pazienti che prenotano visite ed esami e non si presentano all'appuntamento senza annullarlo in tempo e finendo per essere di nocumento al sistema. Leggerezze che la legge non perdona perché così facendo si allungano inutilmente le liste d'attesa ai danni degli altri, che quella prestazione la stanno aspettando con trepidazione. Per recuperare il dovuto sono al lavoro gli uffici dell'Ulss 6 Euganea che, dal primo gennaio 2017 unificata a livello provinciale, ha adottato anche un software dedicato che, attingendo i dati dal sistema di prenotazione e cassa dell'Azienda, genera automaticamente le pratiche di recupero del credito, verificando inoltre, dopo l'invio della lettera di sollecito, l'adempimento da parte dei debitori.

Un grande impegno se si pensa che tra il 2016 e il 2017 mancavano all'appello 811.594 euro: dopo un primo pressing, ne sono stati recuperati 214.635 ma ne devono ancora rientrare in cassa quasi 600mila. Complessivamente nell'ultimo biennio sono state 16.775 le pratiche prese in esame e, se dopo un primo trabbuffo, in 6.352 hanno saldato i conti, risultano ancora inadempienti quasi 10mila pazienti, per la precisione 9.926. Lo zoccolo duro dei mancati pagamenti riguarda i ticket del Pronto soccorso, quelli cioè classificati come codici bianchi (i meno gravi di tutti), quasi cinquemila persone uccel di bosco che incidono per 344.340 euro, anche se si è riusciti a recuperarne 62.511 (pari a 1.445 assistiti). Seguono 7.953 mancate disdette di appuntamenti per 244.806 euro e 3.847 evasori dei ticket ambulatoriali per 222.447 euro...
 
 
Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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