Dai giardini dell'Arena al Piovego, viaggio tra droga e bici rubate

Giovedì 25 Ottobre 2018 di Gabriele Pipia
La situazione lungo le rive del Piovego
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PADOVA Da un lato gli studenti, zainetto in spalla e passo svelto, che si dirigono dalle aule universitarie alla stazione dei treni. Dall’altro lato gli extracomunitari nel mirino di polizia e carabinieri, che invece non hanno alcuna fretta: bivaccano tutto il giorno tra droga e biciclette. La “Passeggiata Miolati” e l’argine del Piovego sono distanti non più di dieci metri ma sono di fatto due mondi paralleli. Si sfiorano senza mai mescolarsi. 
 
Siamo a due passi da piazzale Boschetti, lungo la strada pedonale che porta da via Gozzi al Portello. Questa zona, popolata da moltissimi studenti, da poco più di un mese è diventata anche una base fissa per diversi spacciatori. «Da quando i Giardini dell’Arena hanno cominciato ad ospitare alcune belle iniziative - racconta Nicolò Costamagna, responsabile del locale WellDone Burger all’inizio di via Gozzi - molte di quelle persone hanno capito di non poter più stare lì e si sono spostate a bivaccare sull’argine del Piovego». Impossibile non notarle: ieri all’ora di pranzo erano una quindicina, tutte di origine africana, accompagnate da un inconfondibile odore di marijuana. 
Il nuovo punto di ritrovo è proprio sotto la Passeggiata Miolati. «Fino ad agosto qui non c’era nessuno - spiega uno studente di biologia -, adesso invece questi personaggi sono qui tutti i giorni». 
I BLITZ
Le forze dell’ordine stanno prendendo le contromisure con ripetuti servizi. L’ultimo martedì pomeriggio quando i carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato un gambiano di 33 anni senza fissa dimora, Abdel Azis Kamara, pizzicato mentre vendeva due grammi e mezzo di marijuana ad un bengalese appena maggiorenne. Il giorno prima gli stessi militari avevano denunciato un tunisino che aveva appena ceduto un grammo di eroina ad un italiano di 48 anni.
Domenica era bastato l’arrivo dei poliziotti in moto per mettere in fuga trenta persone e recuperare 12 grammi di marijuana abbandonata. Giovedì scorso, invece, la stessa polizia si era concentrata sulla passeggiata Miolati con una task force che ha chiuso i due accessi identificando ben 64 ragazzi, tra cui diversi immigrati irregolari. 
A metà agosto gli agenti della polizia locale avevano recuperato nello stesso argine delle dosi di marijuana e una pistola taser nascoste in una tenda da campeggio: sembrava un episodio isolato, era invece l’anticamera di quello che sarebbe capitato nelle settimane seguenti. 
LE TESTIMONIANZE
«Se ne stanno in silenzio, ma di certo non è una bella situazione da vedere - osserva ancora Costamagna -. Lavorando qui tutti i giorni, ora stiamo notando il costante passaggio delle forze dell’ordine. Speriamo che venga realizzato presto il parco previsto in piazzale Boschetti. Il degrado diminuirebbe». 
Alle 13.30, proprio mentre gli studenti escono dalle varie facoltà, scendiamo nell’argine e ci avviciniamo al gruppo di extracomunitari. Nemmeno il tempo di arrivare e ci viene subito proposta una bicicletta da donna, all’apparenza nuovissima. «Cinquanta euro» dice il presunto proprietario. Immediatamente si avvicinano altri due stranieri: «Quaranta euro», «No, no! Vieni qui, trenta!». L’argine diventa un piccolo mercato delle biciclette. Ma possiamo fidarci? Da dove arrivano? «Tranquillo - risponde uno di loro -. Sono di un nostro amico». 
Scene che eravamo abituati a vedere ai Giardini dell’Arena. «Invece da quella zona ora sono andati via tutti» sottolinea sorridendo Basse Ndyae, senegalese di 24 anni (in Italia da quando ne aveva 13) che fino alla scorsa settimana ha lavorato come vigilante notturno all’evento “Vivi i Giardini”.
«Mentre sorvegliavo i mercatini - ricorda - alcuni ragazzi hanno provato ad entrare di notte, ma li ho allontanati facendomi rispettare e non si è più fatto vivo nessuno. Speriamo che la situazione rimanga questa». Molti, però, si sono spostati solo di pochi metri. 
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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