Tutti vaccinati per Vittoria, regali di Natale ai venti "grandi piccoli eroi"

Venerdì 21 Dicembre 2018 di Maria Elena Pattaro
Un momento dell'incontro a scuola
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BAONE - Un piccolo dono in segno di gratitudine per il grande gesto che loro, i venti alunni della terza elementare dell’istituto Pascoli di Baone, hanno fatto per loro compagna Vittoria. Un mese fa gli alunni, insieme ad alcune maestre e a un gruppetto di genitori, si erano vaccinati contro l’influenza per permettere alla loro amica, immunodepressa a causa della leucemia che l’ha colpita l’anno scorso, di frequentare le lezioni senza correre il rischio di ammalarsi. Il gesto aveva fatto esultare i vertici dell’Ulss 6 Euganea, tanto che ieri mattina il direttore generale Domenico Scibetta ha fatto visita alla classe, consegnando a ciascuno dei «piccoli eroi» un gioco da costruire, per ringraziarli del loro altruismo.
 
Il direttore ha recapitato anche un pacco di penne (con all’estremità una mano, simbolo di aiuto) donate da Barbara, mamma di una bambina di 6 anni di Roma, immunodepressa proprio come Vittoria e rimasta colpita dal gesto d’amore della classe, di cui ha saputo attraverso la stampa. «Un riconoscimento a questi alunni era doveroso. – ha affermato Scibetta – E’ attraverso gesti come questi che si realizza il senso vero del Natale. Purtroppo non siamo più abituati a gesti di responsabilità e di altruismo, che invece questi alunni di otto anni sono riusciti a mettere in pratica». Per Vittoria Brianza, 9 anni il 30 gennaio i capelli corti e uno sguardo penetrante, qualsiasi virus potrebbe avere gravi conseguenze. Il ciclo di chemioterapie a cui si è sottoposta l’anno scorso per combattere la leucemia ha annullato le sue difese immunitarie, tanto che anche il semplice vaccino antinfluenzale rischierebbe di farla ammalare. Così a innalzare quel muro invisibile tra lei e il virus ci hanno pensato i compagni di classe, accogliendo l’appello di Federica, la mamma di Vittoria. Un mese fa i bambini hanno accettato con il sorriso la punturina sulla spalla, creando quella che in medicina viene definita “immunità di gregge”. Se infatti le persone attorno alla bambina sono vaccinate è molto meno probabile che il virus la raggiunga. Per i compagni il fastidio momentaneo della puntura è stato ampiamente compensato dalla gioia di avere in classe la loro amica, che altrimenti non avrebbe potuto frequentare le lezioni e che ieri invece era seduta in primo banco e ha recitato insieme ai compagni una filastrocca di Natale. Quando è arrivato il momento di leggere la lettera di mamma Barbara, la voce delle maestre e del direttore Scibetta si è incrinata più volte per la commozione: «Cari ragazzi della scuola di Baone – scrive la signora – volevo ringraziare voi per primi, le vostre famiglie e le vostre maestre per l’immenso gesto d’amore che avete compiuto nei confronti della vostra compagna. Siete la classe che io ho sempre desiderato avere per mia figlia Giulia. Siete tutti dei “grandi piccoli eroi”. Avete dimostrato cosa vuol dire donarsi agli altri e con il vostro gesto avete consentito a chi non è fortunato come voi, ad una vostra amica “speciale” di fare una vita “normale” e con meno pericoli per la sua salute». La penna sormontata da una manina, regalo scelto dalla mamma di Roma per la terza elementare di Baone, simboleggia proprio a loro capacità di fare squadra, come succede in un vero gruppo di amici. Un gruppo di cui adesso fanno parte anche la piccola Giulia e mamma Barbara, a cui gli alunni hanno mandato un video-saluto. «Grazie di cuore e auguri» – hanno recitato in coro. «E che Giulia stia bene» – ha aggiunto una bambina seduta in fondo all’aula. Insomma, in quella classe l’attenzione agli altri è davvero di casa.
Maria Elena Pattaro
Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 12:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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