Nuovo ospedale di Padova: scontro Regione-Comune

Lunedì 27 Novembre 2017
Luca Zaia, presidente della Regione (a sinistra) e Sergio Giordani, sindaco di Padova (a destra)
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PADOVA - Sul futuro ospedale di Padova è muro contro muro fra Regione e Comune. Irritazione e tensione al vertice convocato a Palazzo Balbi. Il governatore Luca Zaia dà l'aut aut: "O il Comune concede i terreni di Padova Est gratis e allora potrà essere realizzato il secondo polo nel sito storico di via Giustiniani, oppure si realizza una permuta fra le due aree ma con nosocomio unico a Padova Est, oppure si va all'esproprio". Il sindaco Sergio Giordani e il suo vice Arturo Lorenzoni si dicono sorpresi e seccati: "Resisteremo". Non è stata fissata una nuova seduta, secondo Zaia bisogna decidere entro dieci giorni, per Giordani si andrà invece a gennaio.

L'area di Padova Est la «più titolata» per ospitare il nuovo policlinico. Lo ha annunciato, al termine della riunione, il presidente del Veneto, Luca Zaia. «È stato - ha esordito Zaia - un tavolo dirimente quanto meno perché la posizione della Regione è chiara, nel senso che abbiamo valutato per l'ennesima volta tutte le opportunità e le aree e ne è venuto fuori che l'area più titolata resta quella di Padova Est».

Il commento di Giordani dopo l'incontro. «Anch'io ho capito che o cediamo gratuitamente le aree di Padova Est o non si fa il doppio polo. E questo mi ha sbalordito, perché abbiamo lavorato un mese con onestà per trovare un punto di aggregazione, che secondo noi era molto interessante: due poli». Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha chiarito così la posizione del Comune patavino sul nuovo ospedale, al termine dell'odierno tavolo a Palazzo Balbi. «Se il governatore pensa di fare un polo solo, a Padova Est - ha proseguito - primo non ho capito cosa succede in questi dodici anni che il direttore Flor ha ipotizzato debba durare l' ospedale attuale, che forse cadrà a pezzi. Ne faranno un altro? Non è chiaro, non mi piace - ha osservato -. Secondo, torniamo al problema del buco nero, che la città non accetta. Per cui non siamo d'accordo con questa soluzione, assolutamente. Se tutto un piano che costa qualche miliardo viene vanificato per 10-15 milioni, mi preoccupa, perché è un'influenza politica, non più una decisione sotto l'aspetto sanitario. E io non posso apprezzarla».

«Io - ha aggiunto Giordani - difendo Padova e ho dato tutta la disponibilità: supponiamo che l'area valga venti milioni, può essere in opere, per cui troviamo una soluzione. Ho offerto alla Regione anche un'ipotesi di compensazione in opere, ma non è stata accettata neanche questa.
Ma non può essere che si vanifichi tutto per 20 milioni. Adesso rifletteremo, il giudizio mio deve essere confrontato con il Consiglio comunale, già stasera,perché non sono abituato a prendere posizioni com'è stato nel passato».
Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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