SELVAZZANO - Un colpo di pistola alla testa, così è morto venerdì pomeriggio Enrico Boggian, e ad ucciderlo sarebbe stato il figlio di appena 16 anni. Il ragazzo è stato interrogato per ore e ore dai Carabinieri e oggi, sabato 25 marzo, è stato arrestato con l'accusa di omicidio. La vittima è un imprenditore di 52 anni socio della Leasing service di Noventa Padovana. L'arma del delitto è stata ritrovata oggi, sabato 25 marzo, tra i cespugli vicino all'abitazione.
IL RITROVAMENTO DEL CORPO
Enrico Boggian è stato trovato sul divano, seduto, senza scarpe: questo ha portato gli inquirenti a pensare che conoscesse molto bene il suo assassino. Il colpo è partito da una pistola di piccolo calibro, il killer ha puntato alla testa e non ha lasciato scampo alla vittima.
QUELLO STRANO ALLONTANAMENTO DEL FIGLIO
Il ragazzo ha raccontato di essere tornato in casa e aver trovato il padre morto. I due, prima della tragedia, stavano aspettando il rientro della madre e dell'altra figlia. Ebbene, il giovane ha raccontato agli inquirenti che sarebbe stato il padre a sollecitarlo perché prendesse la bicicletta e andasse a farsi un giro nell'attesa. E proprio in quella franzione di tempo - secondo il racconto iniziale del ragazzo - si sarebbe consumato l'atroce delitto.
LA DIFESA
Secondo quanto raccontato dal giovane non sarebbe stato un delitto volontario ma un tragico incidente: il 16enne ha dichiarato di aver trovato un'arma del nonno e di averla presa, mentre la teneva in mano sarebbe partito il colpo che ha tolto la vita al padre. Preso dal panico il giovane sarebbe allora uscito di casa portando con sé l'arma, poi gettata tra i cespugli.
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