Nuovo stadio da 60 milioni all'Euganeo: con albergo, bar e negozi

Sabato 4 Agosto 2018 di Nicoletta Cozza
Nuovo stadio da 60 milioni all'Euganeo: con albergo, bar e negozi
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PADOVA - L'idea di Roberto Bonetto è piaciuta subito sia Sergio Giordani, che a Diego Bonavina. Una data storica, dunque, quella del 31 luglio, quando sindaco e assessore allo sport hanno dato il via libera al progetto del Calcio Padova per abbattere l'Euganeo, costruire un altro stadio (il clone dell'impianto di Frosinone, categoria Uefa 4) e cambiare il volto di quello spicchio della città destinato a diventare Padovanello, con altri impianti sportivi, ma anche insediamenti commerciali, un albergo, un ristorante, un centro di medicina sportiva e oasi verdi attrezzate. Un piano da 60-70 milioni di euro, a cui l'amministrazione ha imposto un unico veto: nei negozi non si potranno vendere  generi alimentari. Il presidente biancoscudato, come lui stesso ha confessato, da allora... non dorme più, perché non è semplice l'impresa di trovare investitori pronti ad affiancarlo. Intanto il primo passo l'ha fatto incassando l'assenso di Palazzo Moroni e, forte di questo, ieri mattina nella sede di via Nereo Rocco, supportato dallo stesso Bonavina, ha spiegato qual è la suggestione che vorrebbe tradurre in concreto e che si rifà a quanto stanno facendo Atalanta e Cagliari. Conta di presentare a dicembre il piano finanziario e sogna l'inaugurazione per la stagione 2021/2022.

IL RETTANGOLO DI GIOCO
Bonetto ha cercato di lavorare sotto traccia, ma con obiettivi ben precisi. Il primo è appunto il nuovo stadio, con un'inclinazione verso nord spostata di 15 gradi rispetto a quello esistente, e realizzabile in un anno. «Sì - spiega - penso a un impianto molto simile a quello di ultima generazione fatto a Frosinone, da 16.500 posti e con tanto di museo e ristorante, realizzato in calcestruzzo e carpenteria, e quindi dai costi contenuti e fattibile in tempi brevi. La costruzione, tra l'altro, è compatibile con il fatto che nel frattempo la squadra continui a giocare all'Euganeo (inizialmente verrebbero abbattute solo la curva nord e una parte di Tribuna ovest, ndr), e che il Coni mantenga l'operatività dei suoi uffici, problemi, questi, che preoccupavano tanto il Comune. In sostanza i cantieri per il nuovo stadio verranno avviati e portati a tre quarti, mentre il Padova disputerà le partite all'Euganeo. Al termine del campionato saranno abbattute la tribuna nord e la parte ovest dell'impianto, in pratica un angolo, per completare il nuovo impianto. A breve metteremo a punto pure il cronoprogramma ma vorrei iniziare i lavori a maggio del 2020, in modo che si possa già mettere in funzione la struttura per la stagione calcistica del 2021. Poi, però, per completare il resto del progetto ci vorranno almeno 5 anni». In questo scenario l'Appiani resterà e continuerà a ospitare gare del Settore giovanile.

LA RIQUALIFICAZIONE
Attorno al nuovo stadio L'intenzione del presidente è quella di realizzare una cittadella dello sport, con una piastra polifunzionale, altri 7 campi da gioco (per calcio a 5, basket, pallavolo e tennis) immersi in un'area verde attrezzata. Inoltre sono previsti la foresteria e rettangoli di gioco in erba e in sintetico per il settore giovanile, uno dei quali dotato di tribune. La prima squadra avrà un campo per gli allenamenti. Nei pressi apriranno pure un albergo e un ristorante, oltre al centro medico-fisioterapico.

VIABILITÀ & PARCHEGGI
I parcheggi resteranno a nord e potranno continuare a essere usati per eventi. Lo snodo e e l'ingresso da nord saranno resi più agevoli. Il progetto, poi, prevede il potenziamento di alcuni tratti stradali e l'incremento della pista ciclopedonale.

RETAIL PARK
«La legge sugli stadi - ha ricordato Bonetto - consente la realizzazione di strutture di vendita per rendere finanziariamente ed economicamente sostenibile la riqualificazione dello stadio e dell'intero comparto». Ecco quindi che attorno non ci saranno centri commerciali o supermercati, ma negozi di varie tipologie merceologiche: il presidente ha già avviato i contati per coinvolgere investitori, alcuni dei quali sono legati al socio Joseph Oughourlian. La superficie a disposizione per le attività di vendita sarà di 25mila metri quadrati. «Il progetto - ha concluso - alla fine deve realizzarlo la città: dobbiamo coinvolgere gli sportivi e tutti coloro che vogliono sentirsi orgoliosi di essere padovani. E il primo aiuto, intanto, è quello di sottoscrivere l'abbonamento».
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