A 14 anni trovata senza biglietto sul bus: il controllore la fa scendere al buio

Sabato 29 Dicembre 2018
A 14 anni trovata senza biglietto sul bus: il controllore la fa scendere al buio
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NOVENTA P./MESTRE - A 14 anni trovata senza biglietto sul bus: il controllore la multa e la fa scendere, al buio. A raccontare la vicenda è A. M., papà della ragazzina. «Non giustifico mia figlia precisa subito l'uomo, di Camponogara - e non contesto la sanzione. Dico solo che non l'ha fatto apposta, è una ragazzina educata al primo anno di superiori a Padova; di solito prende i mezzi Actv ma, a causa di un cambio d'orario scolastico, ha preso quello Busitalia-Sita, convinta che l'abbonamento fosse valido. Tanto che l'ha dato lei al controllore. Quando ha capito d'aver sbagliato ha esibito i documenti. Non si è sottratta, ma non è bastato ed è dovuta scendere». Ormai erano le 17, fuori era diventato buio e alla 14enne è stato comunicato che, oltre a dover pagare una multa di 55 euro, alla fermata di Noventa Padovana sarebbe dovuta scendere. Si è spaventata. «Io l'aspettavo a Stra - prosegue il papà - quando mi ha chiamato per spiegarmi l'accaduto. Mi sono fatto passare il controllore opponendomi al fatto che una minorenne fosse lasciata sola in un paese che non conosce. Quando l'ho raggiunta, in auto, l'ho trovata con il controllore e altri suoi due coetanei».

Il genitore non contesta la multa, ma l'atteggiamento tenuto dall'addetto: «Pago 500 euro all'anno di abbonamento e salderò la multa che le è stata fatta. Mi chiedo però dove stia il buonsenso in questa storia e se davvero un regolamento può permettere che un minore sia fatto scendere incustodito. A noi è andata bene perché mia figlia mi ha chiamato. Ma se ricapita ad altri? Un biglietto non pagato vale la serenità, l'incolumità di un minore?».
I genitori dell'alunna si chiedono se il regolamento sia stato rispettato o se il controllore abbia ecceduto nella sua autorità: «Penso che in questo caso la multa fosse sufficiente ragiona A.M -, mi risulta che il regolamento dei trasporti pubblici imponga al controllore di far scendere solo chi rifiuta di esibire i documenti e di chiamare la polizia per l'identificazione. Ma sia io che mia figlia abbiamo fornito subito tutti i dati. Quindi, con il verbale in mano, mi chiedo se non fosse il caso di farla arrivare almeno alla sua fermata. Io penso che ci sia stato un eccesso di autorità. Se invece esiste un regolamento che permette questo, forse è il caso che venga migliorato a tutela dei minori che ogni giorno fanno i pendolari per andare a scuola».
Gaia Bortolussi
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Ultimo aggiornamento: 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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