PADOVA - Al Mercato agroalimentare Maap monta il malumore dei grossisti e ora prende forma l’ipotesi del “trasferimento” del presidente Maurizio Saia in un’altra importante società partecipata del Comune: l’interporto.
Lo scacchiere
La partita che ruota attorno a Saia, che nel 2017 decise di appoggiare Giordani dopo aver contribuito alla caduta di Bitonci, pare essere decisamente più ampia. Secondo quando filtrato negli ultimi giorni da diversi ambienti del centrosinistra padovano i soci pubblici starebbero lavorando ad un piano alternativo per evitare altri tre anni di scontri tra i grossisti e i vertici dell’ente. L’ipotesi sarebbe quelle che nei prossimi mesi Comune e Camera di commercio rinnovino solamente per un anno la presidenza di Saia. In questo modo si arriverebbe alla primavera dell’anno prossimo quando ad andare al rinnovo sarà il consiglio di amministrazione di Interporto. Arrivati a questo punto, potrebbe scattare il “trasferimento” di Saia che diventerebbe consigliere all’interno del Cda dell’Interporto.
Le divisioni
Anche questa soluzione, però, rischia di scontentare la maggioranza che sostiene il sindaco Sergio Giordani. Nelle ultime settimane, per esempio, si sono registrate parecchie perplessità anche in seno al Partito democratico rispetto al rinnovo di fiducia nei confronti dell’attuale numero uno del Maap. A rivendicare la presidenza è poi Coalizione civica che già in passato aveva chiesto con forza la poltrona più alta del Maap. In questo caso il nome indicato è quello di Franco Zecchinato che già ora siede nel consiglio di amministrazione dell’ente ed è un esponente storico dell’agricoltura biologica con alle spalle un’esperienza pluridecennale legata alla cooperativa “Il Tamiso”. Contraria alla riconferma di Saia è anche "Per Padova Giordani Sindaco", il movimento che fa capo al presidente del consiglio comunale Antonio Foresta. Da questo punto di vista è giusto ricordare che l’attuale movimento di Foresta è la naturale evoluzione di Area civica la lista che nel 2017 ha indicato come presidente del Maap Domenica Minasola e che, tre anni dopo, ha espresso Saia. Ora, però, “Per Padova” vuole esprimere un nuovo presidente e di sicuro, non ha alcuna intenzione di rinnovare la fiducia all’uscente. Sulla stessa posizione anche l’area della lista Giordani che si riconosce in “Amo Padova” (leggi il capogruppo Luigi Tarzia e il consigliere Simone Pillitteri). Un’area che ora vorrebbe indicare un suo uomo nell’unico ente pubblico di peso ancora contenibile. Come tutto questo non bastasse, i detrattori di Saia fanno notare che l’appoggio incondizionato nei confronti di Saia rischia di incrinare la collaborazione con l’Ascom che rappresenta anche i grossisti. Oggi è giorno di festa ma da domani riparte la trattativa.