VENEZIA - Tagliata la coda di cavallo e, in occasione della kermesse palermitana dei grillini, rasati i capelli così da formare sulla nuca quella "V" che caratterizza il nome del Movimento 5 stelle e che è anche la V di Vendetta (ma a Palazzo Ferro Fini hanno ironizzato: è la V di velocità), il capogruppo dei pentastellati Simone Scarabel ieri è tornato sulla vicenda della multa presa, contestata e poi pagata, pubblicando pochissime righe su Facebook, dove peraltro è stato bersagliato di critiche.
«Riguardo agli articoli apparsi in questi giorni - ha scritto Scarabel - fornirò tutte le spiegazioni nel più breve tempo possibile, ma la gravità dei fatti riportati non può essere risolta via social. Pertanto mi riservo, se del caso, di procedere per le vie legali al fine di tutelare la mia persona, indipendentemente dal moVimento 5 stelle».