Mazzette per custodire immobili all'asta: sotto accusa legale e commercialista

Venerdì 20 Aprile 2018 di Lino Lava
Mazzette per custodire immobili all'asta: sotto accusa legale e commercialista
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PADOVA - Bisognava pagare anche per custodire gli immobili che andavano all'asta? Questo sarebbe accaduto al Tribunale di Verona, dove la vecchia concussione negli anni Novanta entrava dalla Procura e non lasciava in giro corpi di reato. Ebbene, al centro dell'inchiesta è un giudice onorario del Tribunale civile di Verona, al secolo un avvocato iscritto all'Ordine di Padova, con studio a Este. Si tratta di Cristiano Berto. E' indagato, assieme ad altri due colleghi veronesi e a un commercialista, pure con lo studio nell'estense, di induzione indebita a dare o promettere utilità. Il reato, che al tempo di Mani Pulite, era chiamato concussione.

Il blitz è scattato ieri mattina. Quaranta militari, della Sezione anticorruzione del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Trento, hanno eseguito perquisizioni negli studi e nelle abitazioni dell'avvocato e del commercialista padovani. A guidarli c'era il pubblico ministero di Trento, Carmine Russo, e la collega di Rovigo, Monica Bombana, per rogatoria. Il primo obiettivo sono stati l'abitazione e lo studio dell'avvocato Cristiano Berto, in via Corradini a Este. Durante la perquisizione dello studio del legale c'era anche l'avvocato Stefano Fratucello, in rappresentanza del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Padova. Nella informazione di garanzia, che è stata consegnata al legale di Este, il pubblico ministero di Trento contesta al giudice onorario del Tribunale civile di Verona di aver attribuito, dietro un illecito compenso, incarichi di custodia e di consulenze, connessi alla gestione di procedure di esecuzione giudiziaria...
 
 
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