PADOVA «Regalare un anello di diamanti a mia moglie? Non è un problema, lei per me ha fatto molto di più».
Sorride Massimo Girardoni, 53 anni, l'impreditore comasco che mercoledì della scorsa settimana ha potuto entrare in sala operatoria e ricevere, grazie all'équipe del professor Paolo Rigotti, un rene da un donatore deceduto in tempi rapidi. Questo perchè era stato messo in priorità di lista (ha cioè aspettato un organo nuovo quattro mesi invece dei tre che mediamente servono), grazie alla disponibilità della moglie Roberta Magistro a diventare a sua volta donatrice, non nei suoi confronti (i due coniugi risultavano incompatibili), piuttosto per un'altra persona, sconosciuta.
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