PADOVA - Ha pagato le spese delle intercettazioni telefoniche usate nelle indagini per incastrarlo. Di fatto ha risarcito lo Stato. Solo agendo in questo modo il pubblico ministero gli ha concesso di patteggiare una pena inferiore ai due anni. E ieri mattina al tribunale di Padova, il 61enne Alberto Mason di Castelfranco Veneto - titolare di un centro massaggi a Loreggia nell’Alta Padovana - accusato di favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione davanti al Gup ha patteggiato un anno, due mesi e venti giorni con la sospensione della pena.
Ma ha dovuto versare alla Tesoreria dello Stato 12mila euro e altri tremila euro all’associazione onlus "Iside" con sede a Mestre per un progetto legato ad aiutare le donne che hanno subito violenza. Infine ha risarcito con circa 1.500 euro l’una, tutte le cinque ragazze che secondo l’accusa erano state sfruttate.
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