PADOVA - Si è tenuta stamattina a Padova una manifestazione per la sicurezza sul lavoro indetta da Cgil, Cisl e Uil. A partecipare al grande corteo sono state circa duemila persone secondo le forze dell'ordine, settemila invece a giudizio dei sindacati, arrivate da tutto il Veneto con 40 autobus.
La protesta si è tenuta proprio nella città in cui due settimane fa si è verificato un grave incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete: circa 90 tonnellate di acciaio fuso sono precipitate su quattro operai, due dei quali ancora in gravissime condizioni.
Tra i manifestanti anche il segretario provinciale di Padova del Pd Davide Tramarin. «Siamo scesi in piazza con le lavoratrici, i lavoratori e i sindacati per dire che non è più accettabile che in Italia si rischi quotidianamente la propria incolumità sul posto di lavoro - ha ricordato -. Non è accettabile che una cisterna di acciaio incandescente si sia rovesciata su quattro operai che ancora lottano tra la vita e la morte. Non è accettabile che ogni sera si ascolti ai telegiornali un bollettino di infortuni e morti che ricorda quello di una guerra, da Nord a Sud senza distinzione».
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Tra i manifestanti anche il segretario provinciale di Padova del Pd Davide Tramarin. «Siamo scesi in piazza con le lavoratrici, i lavoratori e i sindacati per dire che non è più accettabile che in Italia si rischi quotidianamente la propria incolumità sul posto di lavoro - ha ricordato -. Non è accettabile che una cisterna di acciaio incandescente si sia rovesciata su quattro operai che ancora lottano tra la vita e la morte. Non è accettabile che ogni sera si ascolti ai telegiornali un bollettino di infortuni e morti che ricorda quello di una guerra, da Nord a Sud senza distinzione».