Parto d'urgenza, mamma e figlia non ce la fanno: 15 medici indagati per la morte di Federica ed Emma

Venerdì 16 Febbraio 2024 di Marina Lucchin
Federica Ghirelli con il piccolo Tommaso

PADOVA - Federica Ghirelli e sua figlia Emma si potevano salvare? La donna, 37 anni, è morta lo scorso 1 febbraio. Incinta all'ottavo mese, è stata ricoverata dopo un malore e sottoposta a parto cesareo d'urgenza. La piccola è nata morta. L'agonia della donna è durata qualche ora di più. Ha lasciato il marito di Montagnana e il figlioletto di quattro anni il giorno dopo, l'1 febbraio dopo il trasferimento dal Mater Salutis di Legnago all'ospedale di Borgo Trento. Sono 15 i medici iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo dalla procura di Verona. E ieri, 15 febbraio, il pool di professori dell'Università di Padova, gli esperti ai quali il pubblico ministero ha affidato l'incarico, ha iniziato l'esame autoptico su madre e figlia, i cui risultati definitivi si conosceranno tra tre mesi.
Nei prossimi giorni, intanto, la speranza della famiglia è quella di ottenere il nulla osta per poter organizzare i funerali, a due settimane dalla tragedia che ha portato via al marito Elia Oliviero, moglie e figlioletta, lasciandolo solo a crescere il primogenito di quattro anni.

IL FASCICOLO
L'apertura di un'inchiesta è un atto dovuto dopo l'arrivo della denuncia presentata da Elia Oliviero alcuni giorni dopo i decessi, nella quale si chiede alla magistratura di verificare se nella morte della donna e della sua piccola all'ottavo mese di gravidanza vi siano responsabilità di altre persone.

LA VICENDA
A Federica Ghirelli, dipendente della Zhermack di Badia Polesine (Rovigo), la vita ha riservato un destino crudele. Il 31 gennaio si era rivolta al pronto soccorso dell'ospedale Mater Salutis di Legnago perchè accusava strazianti dolori al ventre. Qualcosa non andava: ha avuto un'emorragia ed è stata trasferita immediatamente nella sala parto per un cesareo d'urgenza. La sua Emma, però, era già morta.
Federica le sopravvive poche ore: trasferita nel reparto di Terapia intensiva del Polo Confortini a Verona, spira lasciando Elia da solo a crescere Tommaso. Con lui, a cercare di spiegare che mamma non si sveglierà più e che non conoscerà mai la sua sorellina, la madre e il padre di Federica, Mariano e Luciana Ghirelli, sconvolti e impotenti di fronte a un dolore che nessun genitore dovrebbe mai provare. Sulla vicenda farà luce la commissione di esperti dell'Università di Padova, chiamata a eseguire l'autopsia: l'ipotesi più probabile è che la morte in utero e il conseguente decesso della donna siano stati provocati da un'infezione batterica.
I medici legali hanno il delicato compito di analizzare ogni aspetto clinico legato alla gravidanza di Federica Ghirelli per capire se ci sono anche degli errori umani nella gestione del suo caso.
Ieri, all'Istituto di Medicina legale del Policlinico di Borgo Roma, hanno avuto inizio le autopsie, un momento cruciale per gettare luce sulle circostanze della loro scomparsa. Le indagini sono condotte con estrema attenzione e seguono le forme dell'incidente probatorio, poiché ogni dettaglio emerso avrà un peso significativo in un eventuale processo futuro. Proprio per questo è importante che anche gli indagati possano parteciparvi, motivo per cui si è attesa l'individuazione dei medici coinvolti nella vicenda e ora iscritti nel registro degli indagati prima di dare il via all'esame autoptico, consentendo così la partecipazione dei consulenti tecnici di parte.
L'analisi della documentazione relativa alla gravidanza di Federica Ghirelli sarà un elemento chiave nell'elaborazione delle conclusioni degli esperti. La Procura si riserva anche la possibilità di coinvolgere specialisti in ginecologia per una valutazione più completa e approfondita delle dinamiche che hanno portato alla tragedia.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci