PADOVA - Certificato penale chilometrico con precedenti di ogni sorta, eppure ancora libero.
Se l’è cavata ancora una volta Loris Adelsburg, cinquantenne nomade di origini veronesi, con domicilio occasionale in alcuni campi nomadi del padovano.
Arrestato con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio di droga ha ottenuto dal giudice l’immediata remissione in libertà, con il solo obbligo di firma dai carabinieri per tre volte la settimana.
In compagnia della sua inseparabile chitarra, Adelsburg trascorre le giornate nei bar di Padova e dintorni dove accumula sbornie colossali. E quando è ubriaco inizia sistematicamente a molestare chi ha la sfortuna di incrociarlo.
È accaduto pure l’altro pomeriggio, al bar alla Chiesa, in via San Salvatore, a Camin. Erano le quattordici quanto la titolare del locale, una cinese di 46 anni, ha dovuto chiamare il 113. La centrale operativa della questura ha inviato sul posto la prima volante disponibile. Adelsburg aveva ancora il bicchiere di vino in mano. Si reggeva in piedi a stento ma non la smetteva di importunare gli altri avventori del bar. I poliziotti hanno proceduto alla sua identificazione. Adelsburg se la sarebbe probabilmente cavata con l’ennesima denuncia per ubriachezza molesta. Dalla perquisizione personale è però spuntata fuori una sorpresa. Il nomade nascondeva tra gli indumenti un sasso di eroina, per un peso complessivo di 25 grammi. A quel punto gli agenti hanno proceduto all’arresto. Dopo una notte in camera di sicurezza, Adelsburg è stato portato in tribunale per il processo con rito direttissimo. Il difensore ha chiesto i termini a difesa e il giudice ha ritenuto di applicare soltanto la misura dell’obbligo di firma.
Adelsburg ha un lungo curriculum criminale anche se mai in passato era stato pizzicato in possesso di droga. Commette reati dal lontano 1985: ha trascorso buona parte della sua vita dietro le sbarre collezionando arresti e denunce a ripetizione. Cinquantacinque i suoi precedenti per reati che spaziano dalla ricettazione alla resistenza a pubblico ufficiale, dal danneggiamento al furto, dal disturbo della quiete pubblica all’ubriachezza molesta. Soltanto qualche giorno fa era stato denunciato per aver rubato una valigetta con delle bambole da un’edicola cittadina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Se l’è cavata ancora una volta Loris Adelsburg, cinquantenne nomade di origini veronesi, con domicilio occasionale in alcuni campi nomadi del padovano.
Arrestato con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio di droga ha ottenuto dal giudice l’immediata remissione in libertà, con il solo obbligo di firma dai carabinieri per tre volte la settimana.
In compagnia della sua inseparabile chitarra, Adelsburg trascorre le giornate nei bar di Padova e dintorni dove accumula sbornie colossali. E quando è ubriaco inizia sistematicamente a molestare chi ha la sfortuna di incrociarlo.
È accaduto pure l’altro pomeriggio, al bar alla Chiesa, in via San Salvatore, a Camin. Erano le quattordici quanto la titolare del locale, una cinese di 46 anni, ha dovuto chiamare il 113. La centrale operativa della questura ha inviato sul posto la prima volante disponibile. Adelsburg aveva ancora il bicchiere di vino in mano. Si reggeva in piedi a stento ma non la smetteva di importunare gli altri avventori del bar. I poliziotti hanno proceduto alla sua identificazione. Adelsburg se la sarebbe probabilmente cavata con l’ennesima denuncia per ubriachezza molesta. Dalla perquisizione personale è però spuntata fuori una sorpresa. Il nomade nascondeva tra gli indumenti un sasso di eroina, per un peso complessivo di 25 grammi. A quel punto gli agenti hanno proceduto all’arresto. Dopo una notte in camera di sicurezza, Adelsburg è stato portato in tribunale per il processo con rito direttissimo. Il difensore ha chiesto i termini a difesa e il giudice ha ritenuto di applicare soltanto la misura dell’obbligo di firma.
Adelsburg ha un lungo curriculum criminale anche se mai in passato era stato pizzicato in possesso di droga. Commette reati dal lontano 1985: ha trascorso buona parte della sua vita dietro le sbarre collezionando arresti e denunce a ripetizione. Cinquantacinque i suoi precedenti per reati che spaziano dalla ricettazione alla resistenza a pubblico ufficiale, dal danneggiamento al furto, dal disturbo della quiete pubblica all’ubriachezza molesta. Soltanto qualche giorno fa era stato denunciato per aver rubato una valigetta con delle bambole da un’edicola cittadina.
