Selvazzano e Battaglia, il Tar annulla le delibere comunali contro le sale slot

Martedì 14 Novembre 2017
Selvazzano e Battaglia, il Tar annulla le delibere comunali contro le sale slot
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PADOVA - Il Tar (tribunale amministrativo regionale) del Veneto ha annullato delibere e regolamenti comunali di Selvazzano e di Battaglia Terme con le quali i due Comuni padovani imponevano severe limitazioni alle sale di slot machines, nell'ambito della lotta alla diffusione del gioco d'azzardo.

Selvazzano aveva approvato all'unanimità, nel gennaio scorso, un regolamento comunale che imponeva, per l'apertura di nuove sale slot, una distanza minima di 500 metri da "luoghi sensibili" come le scuole e altri luoghi frequentati da minori o meritevoli di rispetto. I giudici del Tar, nella sentenza di annullamento, accogliendo il ricorso della società Allstar di Bolzano che vuole aprire a Tencarola una sala di video lotterie, spiegano di non ritenere «irragionevoli» in generale le limitazioni alle sale gioco, ma «nel caso di Selvazzano, l'applicazione del distanziometro conduce a esiti sproporzionati» finendo con l'impedire di fatto l'apertura di qualsiasi sala slot nel 99,04% del territorio comunale. Il contrasto della ludopatia, secondo il Tar, «non può tradursi in atti che finiscono con lo svuotare completamente l'esercizio della libertà di iniziativa economica ammessa dal legislatore statale».

Nel caso di Battaglia Terme, invece, il sindaco per frenare il preoccupante dilagare della ludopatia, la dipendenza da gioco d'azzardo, aveva fatto ricorso a un'ordinanza "urgente" che imponeva serie limitazioni di orario alle sale, vietandone l'apertura il martedì, il giovedì, il venerdì e la domenica dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 20. Ma la terza sezione del Tar, accogliendo il ricorso di alcuni esercenti, ha annullato l'ordinanza comunale "urgente" con la motivazione che il sindaco può ricorrervi solamente se sussistono motivi di salute pubblica gravi e concreti, situazioni eccezionali o emergenze sanitarie che impongono di provvedervi con urgenza. Secondo il Tar, l'ordinanza urgente adottata dal sindaco di Battaglia non spiega «quali gravi pericoli minaccino la pubblica incolumità o la sicurezza urbana» e quindi si sovrappone illegittimamente ai normali strumenti a disposizione dei Comuni per contrastare il fenomeno della ludopatia.

 
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