Lettera e proiettili al sindaco: «Stipendio rubato, tu e famiglia farete una brutta fine»

Domenica 12 Agosto 2018 di Camilla Bovo
Elvy Bentani
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SOLESINO (PADOVA) - Una lettera intimidatoria, con tanto di proiettili, al sindaco di Solesino. La busta è stata intercettata lo scorso venerdì mattina al centro smistamento di Poste Italiane a Monselice e il destinatario era Elvy Bentani, insediatosi da appena due mesi. Il sistema di sicurezza ha rilevato l'anomalia ed è subito scattata la richiesta di intervento ai carabinieri. I militari della Compagnia di Este sono prontamente intervenuti e hanno sequestrato il plico con tutto il suo contenuto. Intanto il primo cittadino, forzista ma eletto in paese con la civica Insieme per Solesino, è stato convocato in caserma ed ascoltato a lungo, dopo aver potuto prendere visione della missiva a lui destinata. La lettera riportava solo poche frasi. «Stai rubando lo stipendio», una di queste. «Tu e la tua famiglia farete una brutta fine», la minaccia finale. A renderla più concreta, i tre proiettili inseriti nella busta, a  mo' di avvertimento per lo stesso Bentani, la moglie e la figlia ventenne. 
LA POLEMICAIl riferimento allo stipendio rubato si ricollega a una polemica che nei giorni scorsi ha infiammato il paese. Il sindaco è stato infatti accusato di incoerenza dall'opposizione consiliare per aver deciso di mantenere al massimo l'indennità percepita nonostante avesse contestato la stessa decisione al suo predecessore. Una bega politica di poco conto, che però potrebbe aver costituito la classica goccia che fa traboccare il vaso in uno scenario di profondi mutamenti come quelli voluti dalla nuova amministrazione Bentani. Il sindaco e le decisioni prese con la sua giunta, soprattutto in tema di polizia locale e riorganizzazione degli uffici comunali, potrebbero infatti aver dato fastidio a qualcuno. Secondo il primo cittadino potrebbe essere stata proprio questa la molla che ha fatto scattare la pesante minaccia contro di lui e contro la sua famiglia. «Queste forti minacce di morte a me e alla mia famiglia sono un atto di intimidazione intollerabile. ha commenta il primo cittadino . Mi auguro che le indagini dei carabinieri facciano piena luce e rintraccino i responsabili. Devo ammettere che in un primo momento ho preso l'intera faccenda sottogamba. Adesso invece temo per l'incolumità della mia famiglia, e soprattutto di mia figlia». 
LA CHIAVEPer il sindaco la politica è la chiave per far luce su questa vicenda. «Ritengo palese che dietro queste intimidazioni ci siano alcuni provvedimenti assunti dal momento in cui sono stato eletto ha aggiunto . Sono molto dispiaciuto, ma sempre più determinato ad andare avanti. Se da una parte ricevo quotidianamente affetto e stima da moltissime famiglie di Solesino, con un consenso personale che aumenta di giorno in giorno, dall'altra ricevo attacchi personali basati sull'invidia, sull'odio sociale e soprattutto sulle menzogne da parte delle minoranze, che probabilmente non hanno ancora accettato la sconfitta elettorale. Una cosa inaudita, mai visto così tanta cattiveria e livore nei confronti di un amministratore che tra l'altro sta facendo solo scelte politiche condivise dalla cittadinanza ed in linea con il proprio programma elettorale». Sulla vicenda le opposizioni consiliari hanno espresso piena solidarietà al sindaco, condannando fermamente la pesante intimidazione indirizzata a Bentani e alla sua famiglia.
Ultimo aggiornamento: 13:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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