La vita splendida del regista del giro
e dell'ex assessore amico di Chisso

Venerdì 11 Dicembre 2015 di Raffaella Ianuale
La villa di Lazzarin e Cesare Sandro Zanin

DOLO - E’ considerato la "mente" di quello che le Fiamme Gialle hanno definito un supermercato delle fatture false, il regista della presunta organizzazione criminale che la Guardia di Finanza ha smembrato ieri mattina. Salvatore "Toni" Lazzarin, viveva dal 2008 a Dolo in una villa di recente costruzione in stile palladiano con un'enorme fontana lungo il vialetto d'ingresso sempre molto illuminata.



Ora è sotto sequestro al pari della sua barca. Lazzarin, che amava girare in Ferrari, è nato a Pianiga nel 1951 ed ha vissuto a Cazzago, dove tuttora abitano alcuni parenti e dove ha mantenuto la residenza. La sua escalation commerciale era iniziata negli anni '80 e lo portò in poco tempo ad acquisire un'importante solidità economica operando nel recupero e riciclaggio di materiale di scarto tessile. Ha due figli che operano nel settore immobiliare, a Mirano e Dolo.

Invece uno degli altri arrestati, il 54enne Cesare "Sandro" Zanin, finito poi ai domiciliari, è molto conosciuto a Vigonovo. Dal 2002 al 2006 è stato consigliere comunale di maggioranza e dal 2006 al 2011 assessore ai Servizi sociali nella giunta di Leonardo Galenda. Era nell’orbita del Pdl, ed è considerato un grande amico dell’ex assessore regionale Renato Chisso.
Per anni è stato titolare di una azienda per lo smaltimento di rifiuti industriali. Da qualche anno si era trasferito con la propria azienda nella regione austriaca della Carinzia, pur continuando a lavorare con altre attività in Italia.

Che gli affari gli andassero bene era visibile a tutti, visto che ha sempre amato viaggiare alla guida di potenti e costose auto. L'abitazione al piano nobile di un'antica villa di campagna del 1540, ristrutturata una ventina di anni fa ora sequestrata dalla Guardia di Finanza. In passato, aveva già avuto a che fare con la giustizia: accusato di aver illecitamente svolto l'attività di recupero di materiale plastico per calzature con la sua Reform sas di Vigonovo, è stato assolto.

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