TREVISO - Tre anni fa la sua scomparsa era stata bollata come una fuga d'amore. Questo amore, però, avrebbe portato Sonia Khedhiri fino in Siria, a combattere nelle fila dell'Isis. Sarebbe proprio lei, 20enne di Fonte (Treviso), di origini tunisine ma con passaporto italiano, la seconda jihadista veneta andata a imbracciare le armi per conto dello Stato Islamico. Il padre della ragazza, Lofti, il primo a denunciare la sua scomparsa, insiste: Non è vero. E anche ieri ha ripetuto: E' in Turchia, si è sposata e sta bene. Ora, però, c'è una telefonata fatta da un'altra foreign fighter veneta: Meriem Rehaily, 21enne di origini marocchine che nel luglio del 2015 ha lasciato Arzergrande (Padova) per raggiungere Raqqa, roccaforte dell'Isis.
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