Le intercettazioni: «Attente ai clienti
meridionali, forse sono carabinieri»

Sabato 4 Aprile 2015 di Lino Lava
Le intercettazioni: «Attente ai clienti meridionali, forse sono carabinieri»
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Le "soce" di Alberto Mason erano «le vacche della mia stalla» e alcune avevano un «culo come un puledro». Per un mese e mezzo i carabinieri di Piombino hanno filmato e ascoltato quello che si dicevano all’interno dell "Spa Club 307". Gli investigatori dell’Arma avevano piazzato all’interno del centro massaggi telecamere e cimici. Quando il pubblico ministero Roberto Piccione ha mandato il fascicolo giudiziario al giudice delle indagini preliminari Mariella Fino per il mandato di cattura dentro c’era di tutto.



Il centro massaggi era un club privato e i carabinieri hanno trovato un centinaio di tessere di clienti. Ma quasi certamente erano un migliaio gli uomini che frequentavano il bordello. Nei filmati ci sono una novantina di episodi sessuali. Il cui costo per i clienti variava da 100 a 200 euro.



Gli uomini dovevano essere locali. «Gente che parlava il dialetto», era categorico il capo del club. E le ragazze "soce" dovevano «fare i massaggi completamente nude». E poi il massaggio «doveva terminare almeno con una m. da 100 euro». E un avvertimento: «Attente alle persone vestite bene e con l’accento meridionale. Potrebbe trattarsi di un carabiniere».



Sì, Alberto Mason si muoveva bene. Sapeva che i carabinieri per scoprire i bordelli si fingono clienti. E una volta che sono dentro sono guai seri. Insomma, le ragazze "soce" del tenutario dovevano prestare attenzione agli uomini sospetti. In quel caso il massaggio non andava fatto. Il cliente-"socio" vestito bene e con l’accento meridionale poteva usare l’idromassaggio o prendere qualcosa al bar. Ma le precauzioni del sessantunenne, ora gli arresti domiciliari, si sono rivelate vane. Perché i carabinieri di Piombino erano nel club ventiquattro ore al giorno.



Mason ce la metteva tutta, soprattutto con le "soce" nuove. Dovevano imparare a perfezione come si doveva fare con gli uomini. Ebbene, ogni volta che arrivava una nuova lui si stendeva sul lettino e metteva il suo corpo a disposizione di una "socia" specializzata che doveva insegnare alla novizia come doveva essere fatto il massaggio. Vale a dire, le varie prestazioni sessuali.



Il tenutario voleva soltanto soldi. Durante i controlli dei carabinieri alllo "Spa Club 307" è stato chiamato un antennista, che doveva sistemare alcune prese. Ebbene, il tecnico ha fatto tutto e poi ha presentato il conto. Ma Mason non ha messo mani al portafogli. Lo ha fatto pagare in natura con un massaggio equivalente al conto presentato. Le "soce" erano anche moneta di scambio.



Ad un certo punto i carabinieri hanno ascoltato l’amministratore del club lamentarsi per i guadagni. Insomma, il bordello non rendeva quello che lui voleva. E allora aveva deciso di pubblicizzare lo "Spa Club 307" sul sito pornografico "Gnoccatravel.com".

Ma in cantiere c’era anche il progetto di allargare l’offerta. Le ragazze andavano bene per i clienti locali che parlavano in dialetto. Ma nel 2015 bisognava guardare più in là e aprirsi anche ai gay. Vale a dire, che da una parte c’erano le ragazze nude che facevano i massaggi agli uomini eterosessuali e dall’altra c’erano i ragazzi nudi che facevano i massaggi agli uomini gay.



Insomma, il progetto era a buon punto. Ma la ricerca dei ragazzi che dovevano prostituirsi non è neppure iniziata. Perchè sono arrivati i carabinieri, vestiti elegantemente e con l’accento meridionale, e hanno chiuso lo "Spa Club 307".
Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 15:39

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