SAN MARTINO DI LUPARI (PADOVA) - L'auto non si ferma all'alt dei carabinieri che la inseguono e dopo alcuni chilometri fermano la macchina, bloccando uno dei due fuggitivi - poi denunciato - mentre l'altro è ancora ricercato.
L'inseguimento fra auto
Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato in via Vittorio Emanuele II. I militari della stazione cittadina stavano eseguendo un ordinario sevizio di controllo della circolazione stradale. Di fronte a loro ecco sopraggiungere una Mercedes con due persone a bordo. Evidente la paletta e le indicazioni di accostare per un controllo. Il guidatore però non solo non ha diminuito la velocità ma, con l'obiettivo di evitare il controllo, ha schiacciato il piede sul pedale dell'acceleratore e si è allontanato a forte velocità. Ne è nato un inseguimento. La pattuglia ha tallonato l'auto in direzione di Villa del Conte: proprio in questa municipalità, dopo alcuni chilometri percorsi, l'uomo alla guida ha perso il controllo del veicolo che ha terminato la corsa fuori strada. Complice la presenza di campi, il conducente della Mercedes è riuscito a scappare, uscendo dal posto di guida con rapidità e agilità. Così non è stato per l'altro passeggero, bloccato dai carabinieri giunti pochi secondi dopo. Il denunciato è un 25enne albanese, già noto alle forze dell'ordine. In corso di identificazione colui che guidava la macchina. I carabinieri hanno controllato accuratamente che cosa ci fosse all'interno dell'auto. Sono stati trovati una mazza da baseball e un passamontagna che sono stati sequestrati. Il venticinquenne è stato denunciato in stato di libertà e dovrà rispondere in procura di resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere in concorso. Si stanno effettuando gli accertamenti necessari per dare una identità al guidatore dell'auto. Bocca cucita da parte del denunciato. La posizione del ricercato, avendo anche posto in essere una guida pericolosa oltre a varie violazioni del Codice della strada, è c più grave di quella del giovane catturato dai carabinieri.
I sospetti
Sicuramente la mazza da baseball non era auto per motivi sportivi, come pure la presenza di un indumento che coprendo quasi tutto il volto protegge dalla identificazione, ma soprattutto il non essersi fermati al controllo dei militari fa pensare che la coppia non avesse le migliori intenzioni. È da qui che i carabinieri partiranno per lo sviluppo delle indagini sulle intenzioni dei due.