Incidente in Tangenziale, chi era la vittima Laura Lazzaro: un bacio al bimbo e poi via verso l'ufficio, ma le colleghe l'hanno aspettata invano

Martedì 29 Marzo 2022 di Lucio Piva
Incidente in Tangenziale, chi era la vittima Laura Lazzaro

TEOLO - Sul volto ancora il sorriso della giornata festiva passata al mare a godere il primo sole della stagione. Un bacio al figlioletto ed un saluto al marito già in sella al proprio scooter per raggiungere il lavoro. Quello che attendeva Laura Lazzaro sarebbe stato un lunedì mattina dedicato a disegnare piani e rilievi nello studio tecnico dove sostituiva una collega in maternità.

Le colleghe l'hanno aspettata invano. Fino a quanto il marito, Andrea Pinton, con un filo di voce, ha annunciato loro che Laura non c'era più.

Laura era morta nel terribile schianto in Tangenziale a Padova avvenuto ieri.

La tragedia ha lasciato attoniti e sconcertati due paesi: Valbona di Lozzo, dove Laura era nata e Treponti di Teolo, dove, dopo la laurea in conservazione dei beni culturali, si era trasferita 8 anni. Per un anno aveva convissuto con l'uomo che avrebbe sposato subito dopo. Il matrimonio fra Laura e Andrea era stato suggellato nel modo più felice, con l'arrivo del loro bimbo 4 anni fa. «Era una coppia che faceva invidia per la propria serenità dicono increduli i vicini - ed era bellissimo vederli insieme impegnati a far crescere il loro piccolo che costituiva la loro prima ragione di vita».


Laura era appassionata di studi storici ed architettura del proprio territorio, tanto da dedicare la tesi di laurea al Castello di Valbona. Il lavoro che aveva trovato, anche se al momento provvisorio, l'appassionava tantissimo. I titolari dello studio di progettazione dove si era inserita da qualche mese, ne programmavano già l'assunzione a titolo definitivo. Anche la famiglia di Andrea Pinton è conosciutissima a Teolo. Nel luogo di lavoro di Laura, nessuno crede ancora alla disgrazia. Nemmeno di fronte all'agghiacciante scena della Clio della trentasettenne schiacciata fra il camion ed il guard rail.


Stamattina le ha scritto una collega che aveva studiato con Laura anche alle superiori ci siamo trovate di fronte alla tua scrivania vuota. Cercavamo di recuperare i nostri pensieri su quanto era accaduto e farcene una ragione. Il primo pensiero è stato che non è giusto che tuo marito ed i nonni debbano ora trovare le parole giuste per dire al tuo bambino che la sua mamma, stasera, non tornerà a casa.
E poi quella notizia che Laura desiderava così tanto e che ora strazia l'amica: Il capo aveva deciso di tenerti, tu non lo sapevi ancora. Saremmo state colleghe, avremmo ricominciato la nostra vita come facevamo alle superiori. Non è giusto.

Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci