L'amore con un montenegrino 33enne costa carissimo all'imprenditore veneto (padre di famiglia)

Sabato 9 Febbraio 2019 di Marco Aldighieri
L'amore con un montenegrino 33enne costa carissimo all'imprenditore veneto (padre di famiglia)
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Quell'amore segreto tra due imprenditori, lui padovano di 60 anni e l'altro montenegrino di 33 anni, è finito in un'aula di Tribunale. Perché lo straniero Naser Zivoli, residente a Cavarzere nel veneziano, davanti al Gup in rito abbreviato è stato condannato a due anni e 8 mesi per il reato di estorsione. Insomma, tanto bene al sessantenne, sposato e padre di famiglia, proprio non gliene voleva. Anzi dall'inizio del 2017 al giugno del 2018 gli ha spillato 124 mila euro con la minaccia di diffondere un video dove i due amanti erano stati ripresi in atteggiamenti molto intimi. L'amore tra i due uomini d'affari è sbocciato nel 2012, quando l'imprenditore padovano, per motivi di lavoro, ha conosciuto alcuni giovani del Kosovo e del Montenegro. E proprio con il 33enne montenegrino è scoccata la scintilla. I due prima si sono sentiti per diverse volte al telefono cellulare e poi hanno iniziato a frequentarsi. La relazione, se pure segreta perchè le rispettive mogli non dovevano sapere, è andata  molto bene fino al 2016, quando il montenegrino all'insaputa dell'amante ha filmato un loro incontro erotico. E quel video un anno più tardi, era il 2017, è stato utilizzato dall'imprenditore veneziano per ricattare il suo compagno.

«Mia moglie ha trovato la chiavetta Usb con all'interno il filmato del nostro rapporto. Vuole separarsi da me e pretende 30 mila euro per l'acquisto di una casa». Così è iniziata l'estorsione ai danni del sessantenne padovano, che in quel ragazzo del Montenegro aveva riposto il suo cuore. Lo credeva l'amore della sua vita. Ma il 33enne, senza scrupoli, ogni mese lo ha taglieggiato con la scusa: «Sono ricattato da mia moglie». Il padovano, terrorizzato dal fatto che quel video finisse in mani sbagliate, ha versato a volte 10mila euro, a volte 15mila euro. A giugno del 2018 aveva già dato al montenegrino 124 mila euro. Ormai era disperato e i suoi affari stavano andando a rotoli. 
L'imprenditore padovano nel tentativo di proteggere la sua famiglia e il suo lavoro, ha trovato il coraggio di denunciare l'amante chiamando la polizia postale. Da questo momento, con il supporto degli uomini della Squadra mobile, sono scattate le indagini. E il 28 giugno dell'anno scorso è stata organizzata la trappola per incastrare il montenegrino. Il sessantenne gli ha dato appuntamento in un parcheggio di Arzergrande per consegnargli un assegno da 10 mila e 300 euro. Il 33enne ha abboccato. È arrivato al luogo dell'incontro, vicino al campo di calcio, al volante di una Bmw. È sceso dalla berlina, ha afferrato l'assegno ed è ripartito. Ma ha fatto pochi metri perchè è stato bloccato dai poliziotti ed è stato arrestato.
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 14:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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