Mistero sulla morte di Giulio,
«Spinello prima del malore»

Domenica 3 Novembre 2013 di Marco Aldighier
Giulio Piva

PADOVA - La morte del diciottenne Giulio Piva è ancora avvolta nel mistero. Il ragazzo, deceduto mentre festeggiava il suo diciottesimo compleanno e Halloween all’agriturismo "Venturato" di Bovolenta, era affetto da asma.

Una patologia che però non gli impediva di giocare a calcio con l’unione sportiva Bagnoli. La squadra del suo paese.

Dunque investigatori e medici non pensano che a ucciderlo sia stato un semplice attacco d’asma, ma eventualmente qualcosa che potrebbe avere aggravato la sua situazione di giovane asmatico. I carabinieri, già nella giornata di venerdì, hanno ascoltato diversi amici di Giulio. In tanti hanno ammesso che Giulio prima di sentirsi male avrebbe fumato uno spinello. Gli uomini dell’Arma non avrebbero però trovato, all’interno e nei pressi dell’agriturismo, tracce di consumo di sostanza stupefacente. Gli amici però hanno a più riprese ammesso l’assunzione di droga anche da parte di Giulio.

Ecco perché domani, giorno dell’autopsia, verrà effettuato sul corpo del giovane calciatore e studente dell’istituto agrario San Benedetto da Norcia l’esame tossicologico. Un’altra ipotesi è che Giulio abbia mangiato o bevuto qualcosa che possa avergli procurato una reazione allergica. Uno choc anafilattico talmente immediato e potente da ucciderlo. Infine l’ultima ipotesi: il diciottenne forse soffriva di una rara patologia cardiaca congenita. Probabilmente simile a quella che ha stroncato in campo il giocatore del Livorno Piermario Morosini. Al momento tutte supposizioni.

La risposta scientifica sulla morte di Giulio Piva potrà darla solo l’autopsia. Quando il diciottenne, dopo la mezzanotte, si è sentito male, la prima a prestargli soccorso è stata un’amica che conosceva molto bene la patologia di Giulio. Il giovane si è sdraiato all’interno di un’auto posteggiata sul parcheggio dell’agriturismo, mentre l’amica ha chiamato i genitori di Giulio per farsi spiegare con chiarezza cosa avrebbe dovuto dire ai medici del Suem 118 per aiutarlo. Sembra infatti che Giulio si fosse dimenticato a casa la medicina per il trattamento del broncospasmo. E infatti i soccorritori arrivati a Bovolenta erano al corrente dell’asma di Giulio.

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 13:01

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