Giornata della Memoria, in 50mila in piazza con "Libera" contro le mafie. Don Ciotti: «Io sto con la nave Ionio»

Giovedì 21 Marzo 2019
Giornata della Memoria, in 50mila in piazza con "Libera" contro le mafie. Don Ciotti: «Io sto con la nave Ionio»
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PADOVA - È un corteo lunghissimo composto in gran parte da studenti quello che sta percorrendo le vie del centro storico di Padova  promosso da Libera  - associazione fondata dal sacerdote bellunese don Luigi Ciotti - contro tutte le mafie.  «Una piazza popolata principalmente di studenti» commenta Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto «Siamo in 50 mila».

«In un territorio come quello del Nord Est non è scontato che i giovani siano consapevoli dell'importanza della lotta alle mafie, spesso non si è consapevoli neanche della loro presenza delle nostre regioni. Oggi abbiamo dimostrato che gli studenti credono nella legalità e nella possibilità di cambiare le cose».

DON CIOTTI - «I migranti sono vittime che vengono rappresentate come colpevoli, in una falsificazione della realtà di cui un giorno la storia e Dio ci chiederanno conto. Io sto con la nave Mare Jonio, sto lì per salvare le vite». L'ha detto don Luigi Ciotti nel suo intervento dal palco della manifestazione.
«Le leggi - ha continuato - devono tutelare i diritti, non il potere, la giustizia sociale, non le disuguaglianze.

Dico no alla repressione dei migranti e all'attacco dei diritti umani. Non possiamo continuare a difendere e tollerare un sistema nel mondo dove le cose contano più delle persone».
 
 


Il percorso ha attraversato tutta la città, permettendo anche a tutte le scuole di Padova di partecipare. Al riguardo Marco Nimis, coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Padova sottolinea: «Il problema non sono i migranti, sono i mafiosi: ecco perché è un vero orgoglio vedere una così elevata partecipazione da parte dei miei coetanei. Nei giorni precedenti alla manifestazione in tanti si sono spesi per creare questo momento e ancora di più sono stati quelli che hanno raccontato ai loro compagni il senso di questa giornata, creando assemblee e conferenze sul tema nei loro istituti».
 


PROGRAMMA Il percorso ha seguito via Trieste, corso del Popolo, corso Garibaldi, piazza Garibaldi, via Cavour, piazza Cavour, via VIII Febbraio, via Roma, ponte delle Torricelle, via Gualchiere, Riviera Ruzzante, Riviera Businello e via Belludi. L'apice della manifestazione alle 12, con l'intervento finale di Don Ciotti. Dalle 14.30 alle 17, in 8 sale della città si svolgeranno seminari tematici che hanno già segnato il tutto esaurito. Tra gli appuntamenti del pomeriggio ci sono: Oltre la riforma: dal nuovo codice antimafia alle innovazioni normative sui beni confiscati alla Sala conferenze della Camera di Commercio di Padova, Il ruolo degli amministratori locali nella lotta a mafie e corruzione alla Sala Anziani di Palazzo Moroni e Scende la neve: il traffico di sostanze stupefacenti alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi.
«Il primo obiettivo - ricorda il presidente e fondatore don Ciotti - è la vicinanza alle famiglie di chi ha perso la vita. Non si tratta di una celebrazione, ma di memoria viva che si traduce in impegno e responsabilità concreta. Perché nel Nordest - e le tante inchieste giudiziarie lo stanno a dimostrare - la criminalità organizzata ha attecchito e prosperato con lo spaccio di droga, ma pure nel più recente traffico di rifiuti, nelle finanze, nel riciclaggio di denaro sporco con l'acquisto di immobili, fino alle redditizie sale scommesse». La Cia di Padova è partner della manifestazione, il corteo infatti vedrà una nutrita rappresentanza dell'associazione, che omaggerà i partecipanti con i semi simbolo di rinascita e cambiamento. 


SENATO «La battaglia contro le mafie, per lo Stato, è e deve restare una priorità assoluta fino a quando le organizzazioni criminali non saranno disarticolate. Perché la mafia e la corruzione sono tumori che vanno estirpati e debellati definitivamente dal nostro Paese». Lo ha detto il Presidente del Senato Elisabetta Casellati in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che quest'anno avrà la città di Padova come piazza principale. «Dobbiamo ricordarlo ogni giorno, così com'è doveroso coltivare ogni giorno la memoria di tutte le vittime innocenti che hanno pagato con la vita il loro impegno per la legalità. Il loro sacrificio - ha aggiunto - non deve cadere nell'oblio». «Sono a fianco di tutte le persone che oggi a Padova, la mia città, scenderanno in strada per onorare il ricordo dei tanti cittadini, carabinieri, poliziotti, magistrati, imprenditori, politici e amministratori, giornalisti, sindacalisti e sacerdoti caduti per mano mafiosa», ha concluso il Presidente.

ATTACCO A SALVINI «Proprio quando giovani, donne e uomini non si fermano davanti alla tastiera di un computer ma mettono in gioco i loro corpi scendendo in piazza, con passione, anche per chiedere un impegno alla politica nella lotta alle mafie, il ministro dell'Interno Salvini non solo non è al loro fianco, ma non pronuncia neppure una parola» dichiara Alessia Rotta, vicepresidente Pd della Camera «A Padova e in tutta Italiaci sono manifestazioni per ricordare le molte, troppe vittime, perché la memoria crea i primi anticorpi per combattere efficacemente la mafia, che non è una questione locale, e le inchieste che hanno portato ad arresti e sequestri in Veneto lo dimostrano. Ma insieme alla mobilitazione e all'instancabile impegno delle forze dell'ordine, deve farsi sentire alta la voce della politica. Purtroppo il ministro Salvini è sempre troppo impegnato in campagna elettorale. Giovanni Falcone diceva che 'la mafia non è affatto invincibile, avrà un inizio e avrà una fine', ma sarà così solo se ci impegneremo tutti insieme. Ora - conclude Rotta  - aspettiamo i passi del governo».

I particolari sul Gazzettino del 22 marzo

Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 12:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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